“OperaWine: Finest Italian Wines, 100 Great Producers”, la lista che segue i terroir d’Italia, stilata da “Wine Spectator”, unico responsabile deputato alla scelta dei “Top 100” d’Italia per “Anteprima” Vinitaly 2017, si tinge di Brunello. È il “re” del Sangiovese, eccellenza del made in Italy enoico e vino che gli americani amano, la denominazione che torna protagonista, con 10 etichette su 104, all’“evento degli eventi” che ha aperto, ieri, al Palazzo della Granguardia, la kermesse di Verona. Da Altesino a Castello Banfi, da Biondi Santi a Casanova di Neri, da San Felice con Campogiovanni a Frescobaldi con CastelGiocondo, da Mastrojanni a Siro Pacenti passando per Tenuta Il Poggione e Valdicava. Alle etichette di Brunello hanno fatto eco importanti brand dell’Italia enoica con interessi a Montalcino come Allegrini, che in terra di Brunello produce con la cantina San Polo, Gaja con Pieve Santa Restituta, Marchesi Antinori con la cantina Pian delle Vigne, Bertani Domains con Val di Suga e Tommasi Family Estate con Fattoria Casisano. Una bella vetrina, per Montalcino ed il suo Brunello, che consolida, attraverso un capillare lavoro di promozione, il suo ruolo sui mercati mondiali e su quello americano in particolare.
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