Auser Montalcino: un 2017 ricco di progetti e iniziative

Auser è una associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società. La proposta associativa è rivolta in maniera prioritaria agli anziani, ma è aperta alle relazioni di dialogo tra generazioni, nazionalità, culture diverse. Un’associazione per la quale la persona è protagonista e risorsa per sé e per gli altri durante tutto l’arco della propria vita. Nata a Montalcino nell’agosto del 2012, l’associazione ha lo scopo di migliorare la qualità della vita degli anziani, contrastare ogni forma di esclusione e discriminazione sociale, in particolare nei confronti dei migranti e delle donne di tutte le età, sostenere le fragilità, diffondere la cultura e la pratica della solidarietà e della partecipazione, valorizzare l’esperienza, le capacità, la creatività e le idee degli anziani e sviluppare i rapporti di solidarietà e scambio con le generazioni più giovani. Con l’inizio dell’anno e l’insediamento, in dicembre, del nuovo consiglio direttivo (presidente Ginola Casciani; vice presidente, Loriana Batignani; segretario, tesoriere Mauro Guerrini; consiglieri: Mariapia Locatelli, Vasco Massai, Mariella Berni, Duilio Landi; sindaci revisori: Angelo Belatti, Azelio Cecioni; sindaco supplente, Gianni Minucci), Auser Montalcino ha messo in cantiere nuovi progetti che vanno ad affiancare le iniziative che già, negli scorsi anni, avevano preso vita. Oltre al servizio, a fianco della Polizia Municipale, di tutoraggio per l’arrivo e l’uscita dei bambini da scuola, l’associazione organizza molte attività socio-culturali e ricreative: dai vari corsi per i “nonni” di Montalcino (computer, ballo e maglia) al servizio di studio assistito per i bambini delle scuole medie; dalle conferenze sulla salute e sull’alimentazione alle escursioni ricreative e cognitive fino ad arrivare a veri e propri viaggi.
Tutti modi per rendere la vita degli anziani più ricca e per permettere loro di interagire con generazioni diverse e non sentirsi soli, inutili e abbandonati.