Benvenuto Brunello, come ogni anno, è il momento per celebrare il lavoro dei produttori e la natura che agisce sul territorio e sulle vigne del Sangiovese più famoso al mondo e, per il “re” dei vini italiani, prosegue la spirale positiva. Dopo quella del 2015, anche la vendemmia 2016, infatti, è stata giudicata a 5 stelle, sebbene gli sbalzi climatici di una stagione irregolare abbiano messo a dura prova i produttori. A raccontare, in un video proiettato in un convegno questa mattina, le motivazioni che hanno spinto il team di esperti ad assegnare il massimo punteggio possibile per una vendemmia, Paolo Vagaggini, enologo di fama nazionale e uno dei massimi esperti mondiali di Sangiovese, che ha spiegato: “l’annata ha sviluppato profumi franchi, netti, fragranti, una spalla acida forte che è garanzia di un lungo invecchiamento e un colore intenso e vivace. Queste caratteristiche sono evidenti nonostante la stagione non sia iniziata benissimo, ma il Sangiovese è un vitigno capace di reagire molto bene ai cambiamenti stagionali e ha portato a suo favore fattori che non erano del tutto positivi. Ci aspettiamo vini stilisticamente moderni”. Per l’enologo Carlo Ferrini “la vendemmia 2016 è stata perfetta, una delle più belle degli ultimi anni. A maggio e giugno il clima è stato freso, con una buona piovosità, mentre in estate il caldo è stato equilibrato, non eccessivo. Credo che questa vendemmia non sia molto distante dai risultati strepitosi raggiunti nel 2010 e nel 2015”. A confermare il giudizio estremamente positivo sulla vendemmia 2016 anche l’enologo Maurizio Castelli che ha spiegato come “la vendemmia sia sempre imprevedibile, mentre questa annata è stata caratterizzata dall’assenza degli imprevisti. La 2016 si caratterizza per un’ottima qualità delle uve che hanno dato vini immediati ma dalle enormi potenzialità di invecchiamento”. Ai giudizi degli enologi si aggiunge quello del presidente del Consorzio, Patrizio Cencioni che ha dichiarato: “siamo soddisfatti del risultato ottenuto e lo dobbiamo senza dubbio al saper fare dei nostri produttori . Ci aspettiamo grandi cose da quest’annata”.
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