“Is Brunello overlooked? (Il Brunello è incompreso?)”: è la domanda comparsa sul magazine Uk “The Drinks Business” (n. di gennaio). A rivolgerla è Tancredi Biondi Santi, settima generazione della famiglia che il Brunello lo ha inventato, nella Tenuta Greppo a Montalcino. Nonostante la popolarità del Brunello, spiega Biondi Santi, continua ad esserci un deficit di comprensione sulla sua identità più autentica. “Mentre molti altri grandi vini italiani risultano più immediati e apprezzabili, anche dai giovani appassionati, per il Brunello è fondamentale essere pazienti perché è il tempo a decretarne la qualità più autentica e dimostrabile”. Vale la stessa cosa per il Barolo. Il Brunello va spiegato con grande pazienza, dedizione e conoscenza, stappando molte bottiglie anche di vecchie annate. Ci vuole, insomma, una solida educazione alla tradizione enologica italiana. “Ma questa percezione ancora non c’è”, e se l’unico fattore del terroir che oggi siamo in grado di proporre è lo stile del produttore sarà sempre più difficile garantire presidi efficaci della reputazione e posizionamento delle nostre Denominazioni. “Mi piacerebbe costruire un progetto di orientamento per i consumatori del mondo per comprendere vini come il Brunello”.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024