Saranno Enrico Viglierchio, General manager di Castello Banfi, azienda di Brunello leader nel territorio di Montalcino, Francesca Planeta, titolare dell’Azienda Agricola Planeta e Antonio Rallo - come annunciato dall’Unione Italiana Vini in una nota - i delegati dell’Unione Italiana Vini nel “gruppo di lavoro” dell’Ice di New York nella stesura del progetto di promozione.
“Sta portando i primi, importanti, risultati concreti il nuovo orientamento all’azione del Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) e dell’Ice (Istituto Commercio Estero) voluto da Carlo Calenda, fin da quando era viceministro, portato avanti oggi con il sottosegretario Ivan Scalfarotto e sostenuto dai vertici dell’agenzia per la promozione internazionale del nostro Paese”. Questa la dichiarazione del presidente di Unione Italiana Vini (Uiv) Antonio Rallo, precisando che il piano promozionale sul vino negli Usa prevede un investimento di 20 milioni di euro per i prossimi tre anni.
“Bisogna mettere a punto una strategia per creare maggiori sinergie tra gli investimenti del pubblico e del privato, tema sul quale il “tavolo promozione” del Consiglio Nazionale di Uiv si è espresso in maniera chiara. - ha ribadito Antonio Rallo. Alle istituzioni pubbliche spetta l’onere di finanziare attività di formazione e comunicazione del sistema “vino italiano”, alle imprese la responsabilità della promozione di prodotto attraverso le fiere, le degustazioni e le presentazioni dei prodotti. Due linee di lavoro parallele che devono integrarsi evitando sovrapposizioni”.
Negli Stati Uniti, secondo le elaborazioni di Osservatorio del Vino - Ismea su dati Ihs-Gta, l’Italia mantiene saldamente la leadership tra i Paesi fornitori, sia in termini quantitativi che in valore. Le importazioni di vino italiano in USA hanno chiuso il 2016 con una progressione del 6,1% in valore superando 1,6 miliardi di euro (per 3,23 milioni di ettolitri) e confermando il primato del Bel Paese. Sono soprattutto le bollicine ad aver determinato questo passo in avanti. Dai dati statunitensi, infatti, emerge che la domanda a stelle e strisce degli spumanti italiani è cresciuta del 28% a volume e del 34% a valore, contro una domanda media a livello mondiale aumentata rispettivamente del 18% e 12%. L”Italia consolida quindi il primato come fornitore degli Usa anche nel segmento degli spumanti con una quota pari al 55% del totale a volume.
dati a cura di 3BMeteo
8 febbraio 2025 08:00