Auser e Carabinieri per dire “Stop alle truffe”

Difendere i cittadini, soprattutto gli anziani, dalle nuove truffe telefoniche che stanno investendo tutta l’Italia. Questo l’obiettivo dell’incontro promosso dall’Auser di Montalcino in Collaborazione con l’Amministrazione Comunale Di Montalcino, Comando Compagnia Carabinieri Di Montalcino, sabato 19 novembre alle 16 nella Biblioteca comunale. “Un dialogo con la popolazione per far capire che le Forze dell’Ordine sono vicine alla popolazione - spiegano dal Comando di Montalcino alla redazione della MontalcinoNews -. Tramite un dialogo costruttivo, si può arrivare alla presa di coscienza di quali sono i reali pericoli di queste truffe. Il problema più grave - continuano - è che dopo una truffa, l’anziano si sente quasi “inadeguato” ai tempi moderni e si demoralizza facilmente. L’incontro di sabato, invece, serve appunto per far crescere la consapevolezza e ridurre il più possibile la possibilità di esser truffati”. Come si presentano queste nuove truffe telefoniche? “Spesso - spiegano - il truffatore chiama fingendo un problema grave e facendo leva sugli affetti più cari. Esempio: “Sono l’avvocato X, suo figlio ha fatto un incidente”. A quel punto dice di chiamare al più presto i Carabinieri. Ma mentre il truffato attacca il telefono e fa il numero dei carabinieri, il truffatore tiene la linea impegnata e risponde lui stesso alla nuova telefonata, fingendosi un rappresentante delle Forze dell’Ordine, che dice di stare tranquilli perché il problema è meno grave del previsto ma che bisognerebbe pagare i danni fatti, subito. Nel frattempo un complice si presenta alla porta per ricevere il pattuito al telefono”. Come bisogna agire in certi casi?
“Sicuramente bisogna mantenere la calma. Bisogna ricordare che le Forze dell’Ordine non passano mai a casa per chiedere soldi. Agganciare il telefono il prima possibile. Non dare mai informazioni personali e sulla famiglia. Aspettare qualche minuto per chiamare i Carabinieri e fare il numero diretto. Se possibile, sarebbe meglio chiamare con un cellulare, così da essere sicuri che la linea sia libera”.