La vendemmia 2016 raccontata da produttori ed enologi

Montalcino VendemmiaIl 2016 sarà un vino che si profila meno “impegnativo”, ma con molte più sfaccettature, grazie ad una vendemmia “interessante” ma non eccellente come quella del 2015. Le temibili piogge di settembre sono state infatti superate grazie al caldo di fine mese e dalla tramontana che ha asciugato bene i frutti, ma hanno fatto sì che alcune zone accusassero più l’umidità di altre, rendendo le uve molto diverse tra i diversi vigneti. La non omogeneità dei frutti non è vista come un difetto dai produttori e dagli enologi, ma come una sfida. Così come hanno raccontato alla MontalcinoNews.
A confermare il buon andamento della vendemmia è Gianni Savelli, agronomo di Banfi: “abbiamo temuto per un maggio e giugno troppo piovosi, ma l’estate calda e con la forte escursione termica tra giorno e notte, hanno portato le uve ad avere un ottimo colore ed acidità. Soprattutto quelle vendemmiate per ultime. Certo, è stato necessario lavorare nel vigneto, con la sfogliatura e in cantina con la selezione dei grappoli. Ma siamo al livello di vendemmie ottime, come quella dell’anno scorso”. A parlare di vendemmia ottima è anche Fabrizio Bindocci alla guida di una delle più importanti e storiche cantine di Montalcino, “Il Poggione”: “qui a Sant’Angelo in Colle il tempo ci ha premiato con solo 25 millimetri di pioggia e con la tramontana che ha asciugato perfettamente i frutti. Secondo noi stiamo parlando di un’annata ad altissimo livello”.
Di parere un po’ diverso è Giuseppe Gorelli de Le Potazzine che parla di una vendemmia interessante ma non sui livelli del 2015. Soprattutto a livello di omogeneità delle uve: “la vendemmia ha portato uve diverse da vigneto a vigneto. Questo però non ha inciso sulla bontà delle uve che hanno un’acidità sostenuta e un colore bellissimo”. Dello stesso parere anche Riccardo Talenti, alla guida dell’omonima azienda: “la vendemmia è stata buona sia per quantità che per qualità. Si profila un vino molto differente dal 2015, ma non per qualità, per caratteristiche. L’anno scorso c’era più omogeneità, quest’anno invece ci saranno sentori più vari e particolari. Cosa che io amo di più in un vino. Sarà un vino longevo…”. Di diversità di uve tra i vari vigneti parla anche Manuele Nardi, enologo di Tenute Silvio Nardi: “è difficile dare un parere sull’annata, andrebbe fatto un rapporto su ogni singolo vigneto. Sui versanti sud est, dove è piovuto di più, abbiamo avuto più sofferenza, ma siamo comunque riusciti a portare in cantina uve di qualità. Queste differenze creeranno sicuramente peculiarità nel vino molto interessanti, ma non si può parlare di annata ottima. Diciamo da 4 stelle”. “Ci sono state 2 vendemmie diverse nella stessa vendemmia - commenta anche Roberto Giannelli di San Filippo - con le zone più basse che hanno ricevuto più acqua di quelle più alte. Un’annata che risulterà complessa proprio per la varietà delle condizioni dell’uva, ma non per questo negativa. Di certo non sarà come la 2015, che fu più “facile” e senza momenti critici”. Vendemmia “particolare” anche per Tommaso Cortonesi, giovane produttore de La Mannella: “non sappiamo ancora bene che vino verrà fuori, proprio perché ogni vigneto ha dato uve differenti. Siamo comunque molto fiduciosi, anche se non si profila un’annata stellare. Di buono c’è che le escursioni termiche forti di agosto hanno portato profumi buonissimi e l’uva ha dei colori molto belli”.
Di “vendemmia buona, se non buonissima” parla l’enologo Roberto Cipresso: “se non fosse che la primavera è stata eccessivamente lunga. Ma la bellissima estate ha garantito la piena maturazione delle uve. Perfetta l’escursione termica giorno/notte che garantirà aromi buonissimi. L’acidità è di un livello giusto, il PH è composto e il grado zuccherino è buono. L’unico difetto è il rapporto polpa/buccia a vantaggio della prima. Diciamo che chi ha lavorato bene in vigna avrà sicuramente delle ottime uve in cantina. Forse è un’annata che non premia chi non è intervenuto con degli accorgimenti contro muffa e botrite”. Stesso discorso per l’enologo Maurizio Saettini: “per chi ha lavorato bene in vigna - dice alla MontalcinoNews - è una vendemmia più che interessante, ma non sui livelli dello scorso anno. Abbiamo avuto riscontri positivi in vasca con vini molto belli e con acidità sostenute., ma è ancora presto per un resoconto finale. La scelta giusta, a mio parere, è stata aspettare il più possibile a vendemmiare e chi lo ha fatto ha portato in cantina uve con buoni gradi zuccherini e maturità. Sarà un’annata che verrà ricordata per i profumi intensi, meno gradazione alcolica, ma che avrà grande finezza”.

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