“Sono veramente onorata di ricevere questo premio in un momento storico così importante è così difficile. Credo che i giovani come me che appartengono a due culture diverse, quella occidentale e quella Musulmana, attraverso l’educazione, che arriva sia in famiglia sia a scuola che dalla società civile, possano riuscire ad integrarsi e a far crescere i valori positivi che caratterizzano entrambe queste culture che, pur nella loro diversità, possono convivere e crescere. C’è bisogno di valorizzare ed agevolare le donne che devono, nella società di oggi, avere l’opportunità di vivere la propria libertà e di fare del proprio corpo ciò che ritengono più opportuno, senza imposizioni e costrizioni di nessun genere, in ogni parte del mondo. La sfida per le donne è grande e devono raggiungere una maggiore consapevolezza di loro stesse e della propria forza. Dove ci sono le differenze e lì che ci si può arricchire, bisogna essere coraggiosi perché è proprio attraverso il coraggio delle donne e delle nuove generazioni che il futuro potrà essere migliore”. Così Chaimaa Fatihi, la pacifista di fede islamica che a soli 23 anni è esempio di coraggio nell’opporsi al terrorismo, nella splendida cornice del Teatro degli Astrusi, ai microfoni della MontalcinoNews, ha commentato la vincita del Premio Casato Prime Donne 2016, il riconoscimento creato da Donatella Cinelli nel 1999 e che, ogni anno, consegna premia una figura femminile che si sia distinta per coraggio ed eticità di comportamenti e che, con il suo impegno, abbia valorizzato la presenza femminile nella società e nel lavoro.
A farle eco Filippa Lagerback, conduttrice tv che, con il servizio televisivo intitolato “In bici con Filippa: Montalcino” trasmesso in “Bike Channel” nell’ottobre 2015 ha conquistato il Premio “Montalcino la sua storia, la sua arte e il suo vino” per opere a firma femminile e ha dichiarato: “È un piacere per me essere premiata qui oggi. In realtà dovrei essere io a dare un premio a voi, perché è stato così semplice realizzare le nostre riprese a Montalcino, con questo paesaggio bellissimo, con la gente, con la storia tutto ciò che abbiamo vissuto dalla sella della bici perché secondo me è il modo perfetto per immergersi nei territori, nei paesaggi, nella bellezza e con lentezza scoprire pian piano tutti questi gioielli che avete. Quindi è con grande gioia che torno a Montalcino per ricevere questo prestigiosissimo premio e con tanta gioia nel cuore sono convinta di poter tornare a realizzare tante altre puntate perché c’è così tanto da scoprire in questo territorio. Quindi grazie di cuore”; e Giuseppe Casciaro, capo redattore dei supplementi del quotidiano romano che si è aggiudicato il Premio “Io e Montalcino” per l’articolo “Dall’albergo vicino a Montalcino un panorama suggestivo. Castello di Velona”: una breve cronaca di viaggio, ironica, incalzante ma anche capace di affascinare e stupire i lettori che già conoscono i luoghi: “Raccontare questi luoghi è sempre un’emozione particolare perché sono luoghi che appartengono non a chi ci abita ma appartengono un po’ a tutti. Quindi è un’emozione particolare entrare a far perte di questi territori, di questa gente, di questi luoghi che restano dentro e non vanno via facilmente. Per questo si raccontano anche molto più facilmente rispetto ad altri”.
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