Sono già alcuni mesi che, più o meno concretamente, nei territori di Montalcino e San Giovanni d’Asso, si parla di una probabile fusione dei due Comuni. In questi giorni, i sindaci ed i Gruppi Consiliari di maggioranza e minoranza, in modo unanime tra loro hanno deciso di aprirsi alla cittadinanza e spiegare ai cittadini di cosa si tratta convocano degli incontri per parlare della proposta di fusione e per valutare cosa ne pensano gli abitanti dei due territori.
Ma in cosa consiste la fusione dei due Comuni? 500.000 euro dalla Regione Toscana e 800.000 dallo Stato per 5 anni, e altri 500.000 euro per i successivi 5 anni, il tutto fuori dal patto di stabilità e quindi spenibile. Queste le “conseguenze” economiche se la fusione tra i Comuni di Montalcino e San Giovanni d’Asso andasse in porto. Per ora le Amministrazioni stanno lavorando per valutare se ci sono i presupposti perché la fusione avvenga. Come dichiarato spesso dal sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli “la decisione ultima spetta ai cittadini, sovrani assoluti del territorio, che, qualora le condizioni lo permettano, saranno chiamati alle urne ad esprimere il loro parere attraverso un referendum. Nei giorni scorsi sono stati inviati, alla Regione Toscana, che dovrà varare la legge di fusione, dei quesiti che chiedono avallo su diversi argomenti: nome, gonfalone, statuto, tutela di area di produzione del Brunello, sviluppo sociale, tutela del Comune turistico e via dicendo. Se la Regione Toscana garantirà queste nostre richieste, chiameremo i cittadini ad esprimere il loro parere”. Ma quali sono i tempi per arrivare a formare questo nuovo grande Comune? Il 30 giugno sarà il termine ultimo in cui gli amministratori dovranno comunicare alla Regione la volontà di fondersi o meno, da qui la palla passerà al Presidente della Regione che dovrà, prima del 1° agosto, emanare un decreto che avvii le procedure che porteranno i cittadini alle urne che, attraverso un referendum (tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre) si esprimeranno sulla proposta di fusione. Se la cittadinanza voterà a favore dell’unione, il Presidente della Regione Toscana, attraverso apposita legge, istituirà il costituendo Comune di Montalcino, allargato al territorio di S. Giovanni d’Asso che sarà qualificato come Municipio. Così si arriverà allo scioglimento dei consigli comunali (entro il 31 dicembre) e all’insediamento, dal 1° gennaio 2017, di un Commissario Prefettizio che avrà il compito di traghettare alle elezioni, che si terranno nei termini di legge tra il 10 aprile e il 10 giugno, il “Comune di Montalcino allargato al territorio di San Giovanni d’Asso”.
Focus - Le date degli incontri
Lunedì 20 giugno, alle ore 21, al teatro di Torrenieri.
Martedì 21 giugno, alle ore 21, nella Sala del Caminetto a San Giovanni d’Asso.
Giovedì 23 giugno, alle ore 17.30, al teatro di Torrenieri sono convocate le associazioni di categoria, economiche e del volontariato.
Giovedì 23 giugno, alle ore 21, nel chiostro dei Musei di Montalcino.
Venerdì 24 giugno, alle ore 21, al cinema di Montisi.
Martedì 28 giugno, alle ore 21, nella sede della ProLoco di Sant’Angelo Scalo.