Saranno una decina le cantine del Brunello che apriranno le porte questo fine settimana per tutti gli enoappassionati per l’edizione n.24 di “Cantine Aperte” by Movimento Turismo del Vino, dedicata, quest’anno, alla gita in Vespa fuori porta, per celebrare i 70 anni del modello più venduto della Piaggio. Ma, oltre a questo appuntamento fisso, quanto puntano le aziende di Montalcino sull’enoturismo durante l’anno? Secondo i dati raccolti da MontalcinoNews sono molte le aziende che investono le proprie risorse nel turismo del vino ed è un trend, quello dell’enoturismo, in netta crescita, soprattutto negli ultimi 10 anni. Se è, infatti, vero che ci sono aziende capofila che hanno creduto subito nell’ospitalità legata alla produzione del vino già da metà degli anni ’80, molti stanno “correndo ai ripari” attrezzando le cantine con punti degustazioni ad hoc e con locali adibiti al pernottamento. Quasi il 100% degli intervistati infatti considera l’enoturismo un elemento decisivo dello sviluppo della propria azienda. A variare è, ovviamente, il fatturato che ogni cantina investe nell’enoturismo: di media un’azienda di Montalcino punta quasi il 10% del fatturato in accoglienza. Tra le iniziative su cui le aziende si focalizzano maggiormente per attrarre turisti, c’è sicuramente la ristorazione, seguito dall’offerta di personale aziendale specializzato nel ricevimento dei turisti, dall’organizzazione di tour aziendali e degustazioni guidate. Ma c’è anche chi propone pernottamenti, spettacoli e/o intrattenimenti all’interno della cantina, e chi, addirittura, organizza wine wedding e mostre aziendali. Su un fatto però, tutte le cantine intervistate sono concordi: grazie all’enoturismo è più facile fidelizzare la clientela. Fidelizzazione che tutte le aziende vedono in crescita negli ultimi 10 anni. Significativa, infine, è la percentuale dei ricavi sul fatturato aziendale derivati dall’enoturismo, che si aggira sul 12% del totale.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024