Non potevano che essere a Siena, provincia che vanta un gran quantitativo di Doc e Docg come il Brunello di Montalcino, gli Stati generali del vino. La città toscana, da sempre uno dei centri enoici più importanti a livello mondiale, li ha ospitati in una iniziativa, voluta da Coldiretti Siena, organizzata per discutere le novità presenti nel Testo Unico sul vino, recentemente approvato in commissione agricoltura alla Camera.
“L’obiettivo, sul quale Coldiretti ha lavorato con decisione e forza - è scritto in una nota - è il taglio del 50% del tempo dedicato alla burocrazia”. Gli Stati Generali del vino sono stati aperti dall’intervento del direttore di Coldiretti Siena Simone Solfanelli: “A 50 anni dal riconoscimento del primo vino Doc italiano, la Vernaccia di San Gimignano che il 6 maggio 1966 fu la prima produzione ad avere il riconoscimento di denominazione di origine controllata e con un 2015 che ha visto un fatturato record di 9,7 miliardi (+30/o) soprattutto grazie all’export che è stato di 5,4 miliardi (+5%), Coldiretti intende sottolineare con decisione il primo via libera parlamentare del Testo unico sul vino. Questo provvedimento si pone l’importante obiettivo di tagliare del 50% il tempo dedicato in Italia alla burocrazia, che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti e che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore. Si tratta di un testo ampiamente condiviso, che raccoglie molte nostre proposte che consentono di ridurre gli oneri anche economici a carico delle imprese senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa attraverso i controlli. Il Testo unico tra l’altro porterà alla revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine e indicazione geografica con un contenimento dei costi, ma anche semplificazioni sulla normativa accise da lungo tempo attese e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero a sostegno delle esportazioni del vino made in Italy”.
Era presente agli Stati Generali il capo ufficio vitivinicolo di Coldiretti Domenico Bosco, uno degli autori materiali del Testo unico: “Siamo solo al primo step, ma il risultato è veramente molto positivo. Noi auspichiamo che i gruppi parlamentari che non lo hanno ancora fatto, firmino per l iter parlamentare semplificato. Siamo fiduciosi, perché il Testo ha avuto una vastissima condivisione”. Anche il presidente di Coldiretti Toscana ha commentato positivamente il Testo unico: “Da tempo Coldiretti stava conducendo una vertenza per lo snellimento delle procedure, in particolare per la, vitivinicoltura. Questo testo è ampiamente condiviso e raccoglie molte nostre proposte che consentono di ridurre gli oneri anche economici a carico delle imprese senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa attraverso i controlli. Ora, c’è da augurarsi che si arrivi all’approvazione definitiva nel più breve tempo possibile”.
“Per una piccola impresa, e la Toscana è caratterizzata da questa tipologia, la burocrazia ha un peso specifico enorme nella quotidianità - ha spiegato Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Toscana - Ogni pratica richiede impegno di tempo, che si traduce in impegno mentale ed economico, tolto all’attività agricola e al prodotto. Il testo prosegue - va nella direzione che vogliamo: recuperare ore di lavoro e risorse economiche, da poter reinvestire nel miglioramento di competitività per azienda e prodotto, potenziando azioni di marketing e cogliendo le grandi opportunità offerte dall’internazionalizzazione. Coldiretti avverte il dovere di sostenere le proprie aziende in tale processo”.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024