Brunello: dalla Fondazione al futuro cda

Uno strumento importante per Montalcino, ultimo meritevole segnale lanciato al territorio dal cda del Consorzio del Brunello che si avvia a concludere il proprio mandato (elezioni a fine maggio). Si tratta di una Fondazione - costituita dal Consorzio per finanziare progetti di sviluppo del territorio - che questo pomeriggio passerà al vaglio del cda e che, se approvata, sarà esposta ai produttori, domani, durante l’assemblea dei soci. Dopo le modifiche sui disciplinari di produzione ed i lavori per la nuova sede del Consorzio, nel complesso di Sant’Agostino, la Fondazione rappresenta l’ultimo tassello di un lavoro capillare che lascia, a chi prenderà, da oggi e per i prossimi 3 anni, le redini dell’associazione, un ente che gode di ottima salute. Certo è che, sicuramente, chiunque succederà al direttivo uscente, sarà chiamato a formare una squadra affiatata che riesca a portare avanti i progetti iniziati, che ne riesca, magari, a idearne di nuovi e che, soprattutto, abbia come obiettivo principale agire per la salvaguardia e la tutela del Brunello e di Montalcino. A poco più di un mese dalle elezioni, come da copione, si iniziano a rincorrere voci su chi potrebbe essere il nuovo presidente. Se, da una parte, alcuni tra i consiglieri che stanno concludendo il mandato non possono, da statuto, ricandidarsi per aver sostenuto un doppio mandato consecutivo - tra cui il presidente Fabrizio Bindocci, i vicepresidenti Bernardo Losappio e Francesco Ripaccioli, e Donatella Cinelli Colombini, da poco riconfermata capo della Doc Orcia a - già si parla di possibili candidati alla presidenza. Molti rumors vorrebbero veder concorrere Francesco Marone Cinzano (Tenuta Col d’Orcia), Stefano Cinelli Colombini (Fattoria dei Barbi), Patrizio Cencioni (Capanna) e Andrea Machetti (dg Mastrojanni) anche se, ad oggi, nessuno si è voluto sbilanciare. Del resto, l’ultima parola, spetta ai produttori soci del Consorzio che saranno chiamati alle urne alle organizzazioni imprenditoriali (Confagricoltura, Coldiretti e Cia).