Il Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco unito ad il trekking un “nuovo” modo di fare turismo, tornato alla ribalta negli ultimi anni e che ha spinto il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini a proclamare il 2016 Anno Nazionale dei Cammini. Due eventi legati dalla forte connessione che il viaggio spirituale sa offrire e che potrebbero dare una svolta decisiva allo sviluppo della Via Francigena, grazie anche al concetto di turismo sostenibile e degli itinerari culturali in Italia.
Un percorso di pellegrinaggio affascinante, dunque e un itinerario culturale legato alla Via Francigena, che, tra passato e presente, ha mantenuto un ruolo importante.
Il trekking sulle vie dei pellegrini che, attraverso il famoso Cammino che porta a Santiago e lungo la Via Francigena che raggiunge Roma, attira fedeli e amanti delle passeggiate all’aria aperta di tutto il mondo. Un modo interessante e originale di fare turismo, uno spunto interessante per i Comuni che la Via attraversa, in vista anche del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco iniziato lo scorso 8 dicembre e che si concluderà il 20 novembre 2016.
La Francigena rappresenta oggi uno dei più importanti progetti per lo sviluppo turistico dell’Italia, Paese che negli ultimi anni ha perso molto appeal a livello internazionale. Il trend dei cammini è in grado di generare importanti flussi di viaggiatori e creare una nuova vocazione legata all’accoglienza sui territori. Si tratta di un progetto inclusivo, in grado di promuovere una forma di turismo sostenibile e legato al recupero della memoria, ma anche in grado di favorire lo sviluppo delle aree limitrofe al percorso. La Francigena, inoltre, si può declinare con altre forme complementari di turismo legate alle terme, alla gastronomia e genuinità dei cibi, ai percorsi legati al romanico o abbazie medievali, alla letteratura di viaggio.
Affinché si possa concretizzare l’attesa verso un progetto di questa dimensione, serve un adeguato sviluppo delle infrastrutture al fine di rendere perfettamente fruibile i percorso a piedi, in bicicletta e a cavallo, cosi come dovranno essere messe in sicurezza tutte le tratte, creati nuovi punti tappa, ampliata l’offerta legata all’accoglienza. Questo significa mettere la Via Francigena ed i cammini al centro delle politiche nazionali, regionali e locali per la pianificazione e sviluppo strategico territoriale.
E allora, forse, sarebbe importante intraprendere uno studio approfondito del tracciato che si snoda sul territorio del Brunello e che dal tratto che da Buonconvento costeggia la provinciale fino al Castello Altesi si avvia verso Torrenieri per poi, attraverso un tratto del vecchio tracciato della Cassia, raggiungere il territorio di San Quirico d’Orcia. E forse potrebbero essere spese energie per fare di questa nuova tipologia di turismo un punto di forza del territorio in grado di dare nuovo respiro e nuova linfa a Torrenieri che, nel tracciato della Francigena, potrebbe trovare proprio il suo motivo di rinascita, la sua “Fenice”, dopo il boom legato alle sue fabbriche e l’inaridimento economico e occupazionale seguito al loro “smantellamento”.
Il percorso della Via Francigena interno al territorio comunale è senz’altro un elemento da valorizzare per il suo valore storico-religioso oltre che per il notevole flusso turistico che ne deriva. Si tratterebbe, per incentivare questo tipo di turismo, oltre che intraprendere alcuni interventi di valorizzazione, anche uno studio su un percorso alternativo che conduca i pellegrini e tutti coloro che percorrono la Via, anche a Montalcino e all’affascinante Abbazia di Sant’Antimo.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30