“Il primo giorno di prove ci siamo detti: “che cosa tradiamo prima e cosa tradiamo di più? Nei grandi capolavori bisogna entrare così, senza nessuna delicatezza, cercando di tradurre in linguaggio teatrale un testo che non nasce per il teatro. Ma per poter tradurre bisogna tradire, ma tradire con amore che significa rispettare il testo che si va a rappresentare fino in fondo. I Pupi vanno benissimo per parlare di campagna siciliana e l’idea che li usassimo per la nostra rappresentazione de Il re dei Girgenti è piaciuta subito anche all’autore del romanzo Andrea Camilleri amatissimo dall’Italia, amatissimo da noi, ed abbiamo tentato di rendergli omaggio mescolando appunto i Pupi con il nostro lavoro di attori e cantanti”. Così Massimo Schuster e Fabio Monti, che hanno aperto la stagione teatrale di Montalcino lo scorso 7 dicembre, hanno raccontato ai microfoni della Montalcinonews lo spettacolo Il re dei Girgenti. Grande successo di pubblico per la prima dell’AstrusiOff.
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