Sono molti gli appassionati di vino, i “non addetti ai lavori” che amano, studiano e si dilettano nel degustare e acquistare bottiglie blasonate. Negli ultimi anni i winelovers sono diventati un vero e proprio popolo che segue da vicino aste, manifestazioni e degustazioni in tutto il mondo, e che ha un sogno del cassetto: quello di poter acquistare una propria azienda, e produrre così un vino che risponda esattamente al proprio gusto.
Non è, poi, una novità che, anche in tempi di crisi, investire sui vigneti d’eccellenza del Belpaese, sia l’affare migliore. Il vino italiano, forte forse del successo legato all’export, è ormai primo per il rapporto qualità-prezzo, la ricchissima articolazione delle sue tipologie e l’immagine. Per questo l’Italia resta decisamente il contesto migliore per fare business attraverso il vino ed i vigneti.
Ed è proprio in questo contesto, che Montalcino può essere elevato ad esempio, rappresentando uno dei territori in Italia più attraente, e registrare il maggior numero di acquisizioni. Cresce, infatti, la fama del Brunello e crescono anche le richieste di acquisto delle aziende vinicole sia da parte di imprenditori italiani che stranieri.
E molti sono i produttori del re del Sangiovese che, per varie ragioni - dalla mera speculazione visto l’alto valore del “vigneto Brunello” alla mancanza di ricambio generazionale alla guida della cantina, alla crisi economica - decidono di vendere la propria cantina.
In questo momento, nella culla del Sangiovese, come vogliono rumors arrivati alle orecchie della MontalcinoNews, sembra siano ben 5 le cantine di Brunello in vendita, oltre ad una per cui, in questi giorni, dovrebbero concludersi le trattative.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30