Quando la cultura perde valore e la memoria di qualcuno non viene onorata si può, a buon diritto, parlare di reato morale. Questa è la storia di Monsignor Eraldo Pistolesi e della delapidazione dei libri da lui donati alla Parrocchia di Montalcino.
Nato a Cinigiano nel 1906 in una famiglia molto numerosa e non molto abbiente, Monsignor Pistolesi entra in seminario a studiare, insieme ad uno dei suoi 6 fratelli, grazie alla vendita, da parte dei genitori, della terra che possedevano: il ragazzo, brillante e promettente, intraprende la carriera ecclesiastica. Parroco della parrocchia di San Lorenzo in San Pietro a Montalcino, insegnante instancabile di religione all’istituto Magistrale, già canonico della cattedrale nel 1938 quando viene nominato “Notarius” del Sinodo del 1940, dal Vescovo di Montalcino, Ireneo Chelucci, viene insignito anche della carica di Protonotario Apostolico, carica onorifica di concessione papale direttamente assegnata dal Pontefice. Muore nel marzo del 1974 lasciando in dono alla parrocchia di Montalcino una vasta biblioteca che comprendeva tutti i volumi acquisiti in una vita di studio e ricerca.
Oggi, se gran parte di questi volumi è stata donata dalla parrocchia alla biblioteca diocesana Alessandro VII di Siena, già Biblioteca del Pontificio seminario regionale Pio XII insieme al Fondo della Biblioteca del Seminario vescovile di Montalcino, altri sono rimasti in possesso della Parrocchia della città.
Ritenuti probabilmente meno interessanti o meno prestigiosi, questi volumi donati dal Monsignore, sono finiti sui banchi della mostra mercato, che ogni anno viene organizzata per beneficenza dalla Parrocchia di Montalcino nelle stanze del Centro dedicato al Vescovo Ireneo Chelucci, e svenduti a cittadini e turisti.
Reato morale o semplice noncuranza da parte di chi doveva custodire la prestigiosa donazione? Sicuramente si può dire che il gesto di Monsignor Pistolesi è stato ignorato nel suo senso più profondo e ciò che doveva essere patrimonio collettivo della Parrochia e, quindi, anche della comunità di Montalcino, oggi si trova, in parte, nelle librerie di case private.
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