Oltre 50 anni di “Sagra del Tordo” e “Apertura delle Cacce” rappresentano, per Montalcino, mezzo secolo di storia e senso di appartenenza ma anche 5 decenni di competizione, agonismo e tiro con l’arco. E la MontalcinoNews, insieme agli autori del volume, realizzato anche grazie ai fondamentali appunti di Luciano Arrigucci, “Montalcino 1962-2014. I Tornei di Tiro con l’Arco” Gaetano Batazzi e Alessandro Nafi, ripercorre questi 50 anni di Festa attraverso alcune curiosità che riguardano la gara di Montalcino. È il lontano 1962 quando per la prima volta a Montalcino i quattro Quartieri si sfidano in una gara di tiro con l’arco: le sagome dei cinghiali sono molto grandi (130 per 80 centimetri) e ogni arciere deve scoccare soltanto 2 frecce per distanza. Negli anni, poi, aumentano abilità e competenza degli “atleti” e aumentano anche le difficoltà: le sagome si riducono di dimensioni per ben 3 volte e si aumentano le frecce da scoccare che da due arrivano a 5 per divenire 6 dopo il secondo spareggio. Le sagome attuali sono invece tridimensionali e misurano 85 per 53 centimetri. Il totale di frecce scoccate nei 106 tornei ad oggi disputati? 17.398. Molte sono poi le curiosità che riguardano da vicino i Quartieri. Se il Borghetto è il rione che ha più vinto nei tornei di Sagra del Tordo (17), risulta essere quello che, di contro, annovera meno successi nella gara di agosto (8). È il Pianello ad contare, nel proprio albo, la gara con il minor e quella con il maggior punteggio: 14 punti nel 1962 contro i 900 del 1987, gara finita in favore del popolo di Castelvecchio dopo ben 16 spareggi. Aspetto curioso che riguarda la Ruga è che, se è noto che il Quartiere di San Salvatore detiene il gradino più alto del podio con le sue 35 vittorie, non tutti sanno che sono state conquistate dal minor numero di arcieri (10). In 17 tra le 22 vittorie riportate in Campo dal Quartiere Travaglio, era presente, nella coppia di arcieri un componente della famiglia Cortonesi, che annovera ben 4 arcieri e tutti vittoriosi.
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