Il Settore Scuola Educazione del Fondo Ambiente Italiano (Fai), in linea con il tema di Expo Milano 2015, ha proposto a tutte le scuole d’Italia un percorso formativo per avvicinare e sensibilizzare gli studenti al paesaggio rurale italiano, inteso come la forma che l’uomo, con le sue attività agricole produttive, ha impresso al paesaggio naturale nel corso dei secoli.
Il territorio italiano solo in minima parte è originario; ciò che vediamo ogni giorno, infatti, è stato modificato e trasformato, sin dai tempi più antichi, per soddisfare una delle esigenze principali dell’uomo: il nutrimento. Pascoli, vigneti, uliveti, noccioleti, terrazzamenti, tratturi, cascine, fattorie, malghe, mulini, canali d’irrigazione hanno disegnato infatti, nel corso dei secoli, una speciale “geografia del cibo”, che nel nostro paese assume un’importante valenza identitaria. Così, per l’anno scolastico 2014-2015, con il patrocinio proprio di Expo Milano 2015, molte scuole secondarie hanno deciso di esplorare il paesaggio rurale italiano.
E con “Torneo del Paesaggio”, un emozionante viaggio alla scoperta di pascoli, risaie, campi, produzioni agricole tipiche, architetture rurali del nostro Paese ma anche una gara di cultura a squadre per gli studenti della scuola Secondaria di II grado, il territorio del Brunello approda ad Expo Milano 2015.
Grazie, infatti, al lavoro svolto in classe (I°B Istituto Redi di Montepulciano) da Chiara Rubegni, Giorgia Guidotti e Paola Mignarri, dal titolo “Le Rose di Chiara”, tra i vincitori del concorso indetto dal Fai, il territorio di Montalcino varcherà i cancelli di Expo per la premiazione del lavoro svolto dalle tre ragazze.
Il progetto riguarda in modo specifico la zona di Torrenieri scelta perchè “riassume - come raccontano le ragazze nell’elaborato - l’essenza del paesaggio toscano in cui si coniugano bellezza e produttività, frutto della grande attenzione e dell’ingegno dell’uomo. La rosa, simbolo di bellezza per eccellenza, arricchisce il paesaggio dei vigneti di Montalcino con una nota di colore e grazia e al tempo stesso svolge l’importantissima funzione di prevenire malattie parassitarie che potrebbero attaccare la vite e pregiudicare il raccolto”.
Pensare quanto il paesaggio toscano, e più specificatamente di zone vocate alla viticoltura come Montalcino, sia stato mutato dall’intervento dell’uomo pur mantenendo una vocazione agricola ci permette di comprendere l’importanza dello studio del paesaggio rurale e quanto, progetti come questi siano importanti per i ragazzi che crescono e che diverranno, con probabilità, fautori di questi cambiamenti.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024