Giselbert Hoke, il pittore austriaco che amava Montalcino è venuto a mancare, all’età di 87 anni, lo scorso 18 aprile a Klagenfurt. Nato in Boemia settentrionale a 17 anni, dopo aver iniziato un apprendistato per divenire fabbro, perde un fratello ed un braccio durante la seconda Guerra Mondiale, ma non si scoraggia e, invece, trova la sua strada, quella che lo accompagnerà, tra successi e scalpori, per tutta la sua vita. È nel 1946, dopo la laurea che va a studiare presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna, con Robin Christian Andersen e Herbert Boeckl per poi, nel 1950, vincere il primo premio al concorso artistico per la progettazione degli affreschi nella sala della stazione centrale di Klagenfurt. È, poi, negli anni ’80 che approda in Toscana ed in particolare a Montalcino, con una mostra all’interno della Fortezza. Si innamora della città e dei suoi paesaggi tanto da acquistare una casa nel centro storico della città del Brunello dove, da allora, ogni anno veniva a rilassarsi e dipingere. A Montalcino viene ancora ricordato per il dipinto su tavola che ha “decorato”, per molto tempo, una parete interna del piazzale della Fortezza.
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20 settembre 2024