Guado del Torrente Suga: iniziati i lavori

Nuovo guado sul Torrente SugaSono iniziati ieri i lavori di ristrutturazione del guado carrabile sul Torrente Suga, quel guado che, nelle vicinanze della Badia Ardenga, impediva il regolare deflusso delle acque e, ad ogni pioggia o temporale, provocava allagamenti e problemi di circolazione e sicurezza.  Su incarico dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia sono state condotte, sul progetto redatto dall’ingegner Claudia Torriti, dallo studio di Montalcino Copernico, delle indagini geologiche e fornite indicazioni sullo stato fisico dei terreni presenti indicando in particolare le caratteristiche geomorfologiche, idrogeologiche e le modificazioni che l’intervento appena iniziato apporterà all’assetto generale del guado.
Attualmente il guado era costituito da una soglia in calcestruzzo di larghezza 5 metri che costituiva il piano viabile, all’interno del quale erano inglobati 11 di tubi in calcestruzzo di diametro interno 50 centimetri disposti su due file. La fila dei tubi più in alto aveva intradosso interno a 75 centimetri dal piano carrabile e presentava 7 tubi, mentre la fila più in basso, di 4 tubi, era disposta con intradosso interno a circa 140 centimetri dal piano carrabile.
Il guado presentava un tratto centrale di lunghezza pari a circa 8 metri con larghezza costante di 5 metri, mentre ai due lati, verso le sponde, lo stesso piano si estendeva per ulteriori 3metri e mezzo presentando un allargamento fino a circa 7 metri da un lato e 8 dall’altro.
Sui lati del guado erano presenti barriere di protezione del tutto inadeguate: i guard rail esistenti, infatti, sono stati da un lato completamente divelti e dall’altro in parte divelti e in parte piegati dalle varie piene del fosso.
Per il miglioramento sia ai fini idraulici che della viabilità, era necessario creare un nuovo guado dotato di luci idrauliche molto più grandi e quindi soggette a minore probabilità di intasamento.
Pertanto il progetto ha previsto la completa demolizione del guado esistente in calcestruzzo e la ricostruzione di un nuovo guado da eseguire con elementi prefabbricati  in calcestruzzo (adeguati al traffico veicolare di qualsiasi tipo) di tipo tubolare, a sezione rettangolare, con dimensioni nette interne 300 per 150 centimetri, disposti su tre file affiancate.
Il nuovo guado, per cui sono iniziati i lavori di edificazione, sarà leggermente più grande di quello esistente, infatti essendo i moduli prefabbricati di lunghezza standard pari a 200 centimetri si è optato per una larghezza del piano viabile di 6 metri, pari a tre moduli, questo anche per permettere la realizzazione di due piccoli cordoli a lato del guado i quali ristringono la carreggiata a 520 centimetri. Anche in lunghezza il guado sarà leggermente più grande, infatti il tratto a larghezza costante dell’attuale guado è di 8 metri, mentre il nuovo guado avrà una lunghezza di tale tratto pari a 9 metri ed 80 centimetri.
I tubi rettangolari prefabbricati saranno appoggiati su una fondazione in calcestruzzo di spessore 30 centimetri, con magrone sottostante. Due soglie di altezza 20 centimetri, come lo spessore dell’elemento tubolare, una a monte e una a valle, impediranno la traslazione dei tubi. Tali soglie, oltre che a funzionare da battuta per i tubi, permetteranno di creare una perfetta continuità del fondo dell’alveo in prossimità dell’inizio e della fine delle tubazioni ed evitare, soprattutto a valle del guado, fenomeni di erosione concentrati alla fine delle tubazioni.
Gli elementi prefabbricati saranno confinati anche lateralmente da una spalla, sempre in calcestruzzo armato, costituita da tre elementi verticali, uno in adiacenza alla tubazione più esterna, quindi di lunghezza pari a 600 centimetri, e due perpendicolari a questa a formare una U di contenimento di materiale lapideo, e soprattutto per evitare fenomeni di sifonamento della spalla nei periodi di esondazione del fosso. A maggior garanzia del sistema, comunque, in adiacenza a questi due elementi della spalla saranno posti i primi massi che costituiranno la scogliera per la protezione spondale.
Anche sopra agli elementi tubo prefabbricati è prevista la costruzione di una soletta in calcestruzzo armato con cordolo perimetrale, per il contenimento della finitura stradale. Questa soletta sarà eseguita, oltre che sopra agli elementi prefabbricati, anche sopra alle spalle e oltre queste, per una lunghezza totale di 21 metri e 80 centimetri per garantire la minima infiltrazione idraulica durante le piene all’interno delle spalle per evitare fenomeni di sifonamento del materiale inerte.
La quota finale del nuovo piano viabile sarà di 30 centimetri più alta rispetto a quella del piano carrabile attuale, se consideriamo anche il cordolo perimetrale tale differenza salirà a 40 centimetri, dato che nel nuovo guado non saranno installate barriere di protezione tipo guard rails, ma solo pali di segnalazione colorati, questi saranno facilmente abbattuti nel caso in cui la piena trasporti materiale vegetale (tronchi o interi alberi) che possa intasare il guado. Pertanto se ai fini idraulici consideriamo allo stato attuale la quota superiore del guard rails, mentre allo stato di progetto la quota del cordolo perimetrale del guado allora possiamo dire che anche in questo caso avremo un miglioramento visto che saremo più bassi di circa 35 centimetri.
Oltre al rifacimento dell’opera d’arte che costituisce il guado, si prevedono anche opere di protezione spondale mediante la realizzazione di scogliere in elementi lapidei che andranno a costituire la sezione idraulica dell’alveo.
Tali scogliere saranno eseguite sia a monte che a valle del guado e saranno costituite da tre file di elementi lapidei per avere una altezza della sponda di circa 1 metro e 90 centimetri. In prossimità del guado si prevede una ulteriore fila di scogliera di raccordo tra alveo e strada che andranno a proteggere i terreni circostanti nel caso di allagamento del guado.
Per la realizzazione del nuovo guado e permettere le lavorazioni all’interno dell’alveo, si prevede di eseguire un canale provvisorio a lato dell’attuale guado e quindi deviando il corso del fosso. Per l’esecuzione di questa deviazione è prevista la costruzione di una barriera in scogli di elementi lapidei provvisori, i quali saranno rimossi una volta terminato il nuovo guado.

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