Non dimenticare le proprie origini, cercare di “volare basso” nonostante il successo del Brunello in ogni angolo del pianeta, ma soprattutto non dimenticare che, per chiunque lavori con e attraverso la terra, l’elemento distintivo deve essere l’umiltà. Questo termine deriva da “humus” che i latini usavano proprio per indicare la terra. E coloro che ne sfruttano le potenzialità devono obbligatoriamente praticarne. Questi alcuni concetti espressi dal presidente e fondatore di Slow Food, Carlin Petrini, a Montalcino in occasione di Benvenuto Brunello. “Non siamo venuti al mondo per bere vino, ma per mangiare. Voi produttori non dovete mai dimenticare che prima di tutto siete uomini della terra. È bello parlare di made in Italy, ma bisogna tutelare chi lo fa: è giunto il momento di dedicarsi all’agricoltura non più secondo le regole del libero mercato, ma con la difesa delle economie locali dei territori. La fortuna del vino reggerà solo se lo farà l’agricoltura italiana”. Concetti forti ma che devono far riflettere i produttori, non solo per agevolare il futuro del Brunello, ma dell’intera agricoltura italiana, motore senza il quale tutto il Made in Italy enoico non potrebbe viaggiare.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024