In un mondo frenetico, che cambia continuamente e si evolve alla velocità della luce, anche la lingua si modifica, nascono nuovi vocaboli e, inevitabilmente se ne perdono altri. E questo accade anche per il settore del “wine&food”. Quali erano i termini con cui ci si riferiva, a Montalcino, al comparto dell’enogastronomia? Per scoprirlo sfogliamo il “lessico montalcinese” di Alceste Angelini nel quale troviamo una gran quantità di termini che si riferiscono a vino e cibo. Da accollo, ad afrore, da biondà a cocitura, da piccino a tenerone fino ad arrivare a vitassi.
Focus: dal “saggio di lessico montalcinese”
Accollo - s.m. sbornia
Afrore - s.m. odore del vino.
Biondà - v. tr. mondare, sbucciare, usato soprattutto per mele, pere o pesche.
Cocitura - s.f. cottura, specialmente del pane.
Piccino - s.m. bicchiere di vino all’osteria.
Tenerone - s.m. sorta d’uva dagli acini grossi e pieni, dal fiocino o involucro sottile.
Vitassi - v.rifl. mangiare bene; custodirsi.