Il Brunello di Montalcino rappresenta, per fama, popolarità, primati legislativi ed eccellenza qualitativa, una delle punte di diamante dell’Italia enologica, sempre al top nelle classifiche, re delle guide e tra le prime scelte dei consumatori. La notorietà e la qualità percepita del Brunello lo portano al primo posto, con il 55% , nel ranking dei vini ritenuti più adatti da regalare, seguito, al 54%, da Champagne e Franciacorta. A dirlo la ricerca “Gli italiani, il Franciacorta e la Franciacorta” condotta da AstraRicerche per il Consorzio presieduto da Maurizio Zanella. Ma se il Brunello eccelle nel mondo dal punto di vista della notorietà e della qualità, deve ancora evolversi dal punto di vista della promozione e valorizzazione. Potrebbe essere importante, magari, prendere esempio da denominazioni, proprio come il Franciacorta - con cui il Consorzio di Montalcino ha già più volte dialogato in iniziative promozionali - più “giovani” e meno conosciute ma che hanno voglia e bisogno di emergere.
Promuovere e valorizzare l’ambiente, la storia, l’arte, la cultura e i prodotti tipici, spinti da un amore profondo per una terra ricca di fascino ambientale, di cultura, storia, di donne e di uomini capaci e determinati ed impreziosita da una rinomata produzione vinicola, emblema delle peculiarità del territorio che si caratterizzano in eleganza, classe, personalità, con l’obiettivo di fornire, attraverso percorsi innovativi, nuovi impulsi all’area ed ulteriori affermazioni per tutti gli attori del sistema.
Operare all’insegna del binomio “Cultura & Economia”, con l’obiettivo di “fare sistema” coinvolgendo e lavorando insieme a tutte le realtà del territorio lavorando attraverso iniziative di largo respiro per fare conoscere nei dettagli il progetto in atto, finanziare ricerche e indagini di mercato, il tutto per convogliare energie e dinamismo.
Un’idea interessante e concreta che potrebbe e dovrebbe essere presa in considerazione dall’intera comunità di Montalcino fatta di istituzioni, politica, imprenditori e cittadini e che potrebbe rappresentare una chiave di volta capace di aprire orizzonti fino ad oggi inesplorati e spalancare la porta ad una “rinascita” culturale e ad un rilancio progettuale, turistico ed economico di Montalcino attraverso il Brunello.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30