Come è noto nel mondo del vino che, quando si parla di aste, a sbaragliare, per quotazioni e presenze, sono sempre i francesi, è altrettanto vero che, tra i vini all’incanto, il Brunello di Montalcino non manca quasi mai e, a portare alto il nome della culla del Sangiovese, tra i lotti nelle aste enoiche, non può mancare il Case Basse di Gianfranco Soldera.
A confermare tutto questo è in arrivo “Vini Rari e Pregiati”, l’asta del 14 novembre 2014 a Torino che nasce dalla collaborazione tra Bolaffi Aste (www.astebolaffi.it) e Slow Food (www.slowfood.it).
E se il top lot assoluto arriva dalla Borgogna - una bottiglia di Richebourg Grand Cru 1983 Henry Jayer, base d’asta 5.000 euro - la vera forza, però, della prima vendita all’incanto griffata Bolaffi Aste e Slow Food, è la presenza in catalogo di vini provenienti da qualsiasi Regione d’Italia (con tantissimi lotti decisamente abbordabili anche per i normali wine lover) tra cui spiccano le 12 bottiglie di Brunello di Montalcino Case Basse Riserva 1999 Gianfranco Soldera, per le quali si parte da 1.600 euro, ma anche le 6 di Brunello di Montalcino Case Basse Riserva 1991 Gianfranco Soldera, base d’asta 1.500 euro. Tra gli altri italiani, dominano, per numero di bottiglie all’incanto, tanti lotti di diverse annate di Sassicaia, Masseto e Ornellaia, che raramente si avvicinano ai 1.000 euro, ma anche 6 bottiglie di Barolo Monfortino Riserva 2001 Giacomo Conterno, base di partenza a 1.200 euro.
A rappresentare la Francia, invece, anche 11 bottiglie di Château Margaux 2000, per le quali si parte da 3.900 euro, così come le 11 bottiglie di Château Cheval Blanc 2000, per le quali la cifra di partenza è di poco inferiore, a 3.800 euro. Da segnalare, inoltre, una magnum di Vosne Romanée Cros Parantoux Premier Cru 1982 Henry Jayer, base d’asta 3.500 euro, come la bottiglia di Romanée-Conti Grand Cru 1965 Domaine de la Romanée-Conti e la bottiglia di ancora di Romanée-Conti Grand Cru, ma dell’annata 1981.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30