“Al momento stiamo trattando e definendo il percorso: per ora abbiamo prenotato un’area per 6 mesi dove far ruotare 160 aziende nostre associate. Il programma prevede 6 degustazioni, una al mese. Si tratta di un investimento di circa 250 mila euro che dovrebbe comportare un costo per etichetta (ad azienda) di circa 1000 euro. Stiamo lavorando per abbassare ulteriormente questo costo in modo da non pesare troppo sulle singole aziende e pensiamo di riuscire a definire tutto entro breve tempo”. Così il coordinatore del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Giampiero Pazzaglia, ha risposto al Gambero Rosso, l’azienda leader del settore enogastronomico in Italia ed uno dei riferimenti per gli appassionati di tutto il mondo, al quesito, rivolto ai maggiori Consorzi italiani, se essere inseriti o meno all’interno di “Taste of Italy”, il padiglione di Expo 2015 dedicato al vino.
La domanda del Gambero Rosso nasce dal Roadshow di Vinitaly, appena concluso, che da sud a nord ha attraversato lo stivale incontrando consorzi e produttori per parlare e presentare “Taste of Italy”: in primo piano progetti, spazi e soprattutto prezzi.
E, per quanto riguarda la Toscana, il Consorzio del Brunello, sembra, per ora, essere l’unico ad avere le idee chiare. Dopo la tappa del Roadshow di VeronaFiere dello scorso 23 settembre, infatti, in Toscana si respira aria di prudente attesa, sperando di inserirsi in un contesto più “regionale” e meno “personale”. Così, mentre il Brunello procede per la sua strada, i Consorzi di Tutela del Vino Chianti e del Vino Chianti Classico e della denominazione San Gimignano, anche per i prezzi proibitivi proposti, attendono di capire cosa farà la Regione Toscana.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30