Regole e precetti rigidi caratterizzano la produzione kashèr, ovvero tutti quei prodotti che, in seguito a lunghi processi di controllo, possono essere consumati, oltre che dai buongustai di tutto il mondo, anche dagli esponenti delle Comunità Ebraiche. Ed anche il vino non può esonerarsi dai processi necessari per ogni tipo di alimento. Ma, se in Italia è raro trovare cantine che producano seguendo le regole imposte dalla religione, Montalcino, nella sua produzione, si dimostra all’avanguardia. Il vino kashèr, prodotto nella Fattoria Scopone, è un Rosso di Montalcino in piena regola, rotondo, morbido, equilibrato con tannini morbidi e setosi che segue integralmente i precetti imposti dalla religione ebraica. Il percorso produttivo è gestito unicamente e completamente da personale di religione ebraica, sotto la diretta supervisione del Rabbino Capo di Firenze, Joseph Yuval Levi. Il vino nella sua sacralità riporta la mente all’idea della Creazione con l’insieme di leggi naturali e sacerdotali destinate all’umanità in genere ed il popolo d’Israele in particolare. “Il vino farà gioire il cuore dell’uomo”, recita un verso dei Salmi, “quando questo eseguirà la volontà del Creatore”.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024