Un’annata non semplice ma con un sentiment positivo e un obiettivo chiaro: arrivare alla quota del 70% di export. Ecco il “primo trimestre” per le etichette di Brunello di Montalcino che continuano a credere, e a investire, sull’esportazione anche in questo primo scorcio di 2014. “Un anno che è iniziato - spiega Enrico Viglierchio, Banfi - seguendo il filone del 2013: c’è un consolidamento e si vedono delle buone performance soprattutto sulla fascia medio alta dei nostri prodotti, sia in Italia che all’estero”. L’annata in commercio, il 2009, “abbastanza apprezzata dalla critica” come sottolinea Patrizio Cencioni, Capanna, per alcune cantine registra una partenza delle vendite “stabile”, nel primo trimestre, mentre per altre è “a rilento” come spiegano Caprili, La Mannella e Ciacci Piccolomini che sottolinea “l’importanza dei tour promozionali all’estero per far conoscere la nuova annata”. Se l’esportazione continua “a tirare” le vendite, anche le caratteristiche del Brunello 2009, “più pronto da bere, rispetto ad altre annate”, come sottolinea Francesco Ripaccioli, Canalicchio di Sopra, si pongono sul mercato con una valenza commerciale, soprattutto nella ristorazione, molto interessante.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024