Il ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha pubblicato, nei giorni scorsi, una circolare in base alla quale l’Ispettorato Repressione Frodi consente ai produttori di trasportare fino alla dogana italiana il vino con i documenti vigenti sul territorio nazionale.
Un passo in avanti verso la tanto agognata semplificazione burocratica che, come in altri comparti e settori, affligge in modo decisamente pesante il mondo del vino italiano. Fino alla dogana, il vino tricolore può essere accompagnato dai documenti di trasporto italiani e le aziende produttrici di vino, quindi anche quelle di Montalcino, non dovranno produrre un inutile raddoppio di documentazione come sembrava inevitabile, dopo l’entrata in vigore delle nuove norme Ue sulla circolazione dei prodotti vitivinicoli.
I documenti per l’export continueranno così ad essere predisposti direttamente in Dogana, anche in via cumulativa per più produttori o differenti prodotti, con sensibili risparmi di tempo ed economici per le imprese che esportano.
La circolare ha così risolto l’ennesimo problema burocratico per i produttori di vino che si era creato l’anno scorso a seguito dell’entrata in vigore delle nuove norme Ue sulla circolazione dei prodotti vitivinicoli e che aveva costretto le imprese a produrre nuova documentazione per i prodotti da esportare già all’uscita della cantina.
“Si tratta di un ulteriore passo in avanti verso la semplificazione delle procedure che gravano sui nostri produttori” ha commentato il Ministro delle politiche Agricole, Maurizio Martina. “Il sostegno all’export è un obiettivo che dobbiamo perseguire anche con provvedimenti come questo”.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30