Investimenti: terra e vite come bene rifugio

Sono molti gli appassionati di vino, i “non addetti ai lavori” che amano, studiano e si dilettano nel degustare e acquistare bottiglie blasonate e, negli ultimi anni, i winelovers sono diventati un vero e proprio popolo che segue da vicino aste, manifestazioni e degustazioni in tutto il mondo, e che ha un sogno del cassetto, quello di poter acquistare una propria azienda, e produrre così un vino che risponda esattamente al proprio gusto. E sembra che, sempre di più, ad essere attratti dal paesaggio mozzafiato e la produzione di vino ad alto valore aggiunto come il Brunello, siano investitori provenienti dall’Estremo Oriente. E Montalcino, rappresenta il simbolo della terra come bene rifugio essendo uno dei territori in Italia con maggiori acquisizioni. In terra di Brunello a vendere, o a voler vendere, sono in molti. Se le ragioni dei venditori sono le più disparate, dalla mera speculazione visto l’alto valore del “vigneto Brunello” (che vale dai 300.000 ai 400.000 euro, un territorio che nel 2013 ha visto le migliori performance di crescite del 20% negli ultimi anni), alla mancanza di ricambio generazionale alla guida della cantina, alla crisi economica, di contro, le ragioni dei compratori convergono su un unico motivo: Montalcino è un investimento sicuro, con il Brunello alla guida. E se da sempre, da Nord a Sud, il Vigneto Italia, costituisce l’oggetto dei desideri degli investitori anche in tempo di crisi, è Montalcino a fare da apripista. Storicamente, a fare la parte del leone, erano i grandi gruppi finanziari ed industriali degli Stati Uniti, seguiti da Brasile e Russia, mentre, oggi, aumenta l’interesse anche dell’Oriente con investimenti, in territorio di Brunello, che arriverebbero addirittura dalla Cina. l’Italia del vino e Montalcino in prima fila, dunque, nonostante la crisi economica, continua ad attirare capitali, soprattutto dall’estero. I territori del vino Made in Italy si confermano realtà a cui gli investitori guardano ormai ad un bene rifugio, paragonabile all’oro.