Sono 14 le eccellenze toscane, che vanno dai prodotti tipici all’artigianato, ad essere pubblicizzate, a livello globale, da “Google”, ed un unico grande escluso, il Brunello di Montalcino. La vetrina del motore di ricerca, che accoglie queste eccellenze toscane, è il nuovo progetto “Made in Italy” (www.google.it/madeinitaly): 102 mostre digitali italiane curata dal Cultural Institute di Mountain View, in partnership con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Unioncamere che si pone l’obiettivo di promuovere e valorizzare le principali eccellenze italiane e allo stesso tempo di combattere, attraverso il web e la conoscenza da parte degli utenti-navigatori, i prodotti contraffatti. Nell’elenco dei prodotti Made in Tuscany compaiono molte delle produzioni agroalimentari della regione - dal Chianti Classico al Farro della Garfagnana, dal Prosciutto Dop all’olio “Terre di Siena” Dop. A fianco di vino, formaggio, farro e olio, Google ha “selezionato” 10 prodotti dell’artigianato, alcuni molto famosi, altri meno, e proprio per questo da conoscere, come le selle di Grosseto o “sella buttera”, l’arte orafa aretina, la porcellana di Doccia, i piatti musicali di Pistoia, il vetro di Empoli, il cappello di paglia di Signa, la ceramica di Montelupo, la seta Lisio e la concia toscana.
Una domanda sorge, però, spontanea: perché non compare anche il Brunello? Sarà forse per la sua fama già mondiale che i curatori del progetto hanno deciso di dare spazio ad altre eccellenze? O non è stato ritenuto un prodotto rappresentativo della Toscana al pari degli altri citati?
Sta di fatto che Montalcino ed il re del Sangiovese, che trovano spazio non solo negli scaffali di tutto il mondo ma nella carta stampata e sul web quotidianamente sono stati ignorati dal motore di ricerca più famoso e blasonato del web.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30