Brunellopoli atto terzo. Dopo lo scandalo del 2008, i patteggiamenti e l’unica assoluzione, quella di Giampiero Pazzaglia, ad Argiano, arriva il rinvio a giudizio del procedimento penale per diffamazione aggravata per i giornalisti de “L’Espresso” per la querela presentata dal Consorzio del Brunello dopo l’inchiesta “Velenitaly”. Si terrà il 30 settembre 2014, al Tribunale di Roma in composizione monocratica, la prima udienza dibattimentale per “aver offeso la reputazione del Consorzio attraverso un accostamento, sia nel titolo che nel testo, la notizia della accertata sofisticazione di 70 milioni di litri di vino prodotti con sostanze tossiche nocive per la salute”. Tutto questo in attesa, magari, di una nota stampa ufficiale del Consorzio, che spieghi quanto anticipato dal quotidiano “Corriere di Siena” sull’affaire seguito dall’avvocato Fabio Pisillo. Ma intanto la Montalcinonews spiega perché i giornalisti del settimanale “L’Espresso” Giuliano Foschini, Emiliano Fittipaldi, Giuseppe Lo Bianco e Hamaui Daniela saranno chiamati, con il gruppo editoriale a cui fanno capo, a dibattimento a Roma solo nel 2014. I tempi si sarebbero allungati a causa del fatto che la Procura di Roma, in un primo momento, aveva trasmesso gli atti a Velletri, e da quest’ultimo Tribunale, il Gup, per incompetenza territoriale ha rimesso gli atti su Roma. Una vicenda su cui comune c’è un primo dato positivo per il Consorzio del Brunello di Montalcino, il rinvio a giudizio dei giornalisti dimostra che ci sono sufficienti elementi per celebrare un processo e “L’Espresso” dovrà sostenere il dibattimento.
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20 settembre 2024