Per studiare la storia, gli usi e i costumi delle comunità che si sono succedute in un luogo specifico nei secoli, e delle epoche, è indispensabile fare ricorso alle arti. Sembra strano ma è così. Spesso sono proprio i dipinti, le sculture o i bassorilievi che, osservati e analizzati con cura, ci descrivono, in modo dettagliato, la vita dei nostri antenati. Questo accade a Montalcino dove, nella Chiesa di Sant’Agostino, anche se rovinati, si scorgono alcuni affreschi che riportano scene di vita quotidiana. Le opere, di fine Trecento e di scuola senese, forse attribuibili ad allievi di Bartolo di Fredi, raffigurano contadini che, con buoi e cani, sembrano arare dei campi e altri personaggi, con ceste di uova, papere trasportate sulla testa e fagotti in spalla, sembrano muovere verso i mercati di città per vendere i propri prodotti. Ma gli affreschi di Montalcino non sono gli unici. Ci sono molte opere d’arte che possono essere “lette” come libri di storia: gli “Effetti del Buon Governo” di Ambrogio Lorenzetti o il “Ciclo dei mesi” di Arezzo, dove sono descritti nel dettaglio i mestieri, gli attrezzi da lavoro, gli abiti e gli animali che caratterizzavano l’epoca in cui l’artista ha realizzato la sua opera.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024