La vendemmia, oggi spesso meccanizzata, con ritmi serrati e organizzata con squadre di operai che lavorano come in una catena di montaggio, affonda le sue radici in un qualcosa che non c’è più, in un passato caratterizzato da un vero e proprio cerimoniale fatto di uomini e donne, di gesti e rituali. Un mondo diverso, anche se non troppo distante nel tempo, caratterizzato da un forte valore antropologico e culturale. La vendemmia era una festa. I contadini si facevano aiutare dai vicini per la raccolta e tra i filari, gli uomini lavoravano con l’aiuto di carri trainati da buoi e bigonci. Le donne, in cucina preparavano ricche colazioni e pranzi per rifocillare i mariti e, in cantina, avevano il compito di pigiare l’uva con i piedi. Mentre i bambini erano liberi di correre, giocare e divertirsi tra i filari. Una vita diversa da quella di oggi, è vero, ma importante per comprendere lo spirito di una comunità, come quella di Montalcino, legata alla campagna e, da sempre, al lavoro della terra e della vite. Una tradizione, dei rituali che favorivano la socialità e lo stare insieme, che guardavano, al duro lavoro della vendemmia, come ad un momento per socializzare e godere della compagnia e degli amici.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024