Il 14 settembre la cristianità festeggia l’Esaltazione della Santa Croce, in ricordo del ritrovamento della croce di Gesù da parte di Sant’Elena, avvenuto, secondo la tradizione, proprio in questo giorno del 320. E Montalcino, ogni anno ricordava l’avvenimento nella pieve medievale della Croce, borgo vicino a Montalcino che prende il suo nome proprio dalla chiesa qui ubicata. A partire, però, dagli anni ’60, la festa ha smesso di esistere e un pezzo della tradizione di Montalcino è stato dimenticato. Ma quest’anno, la famiglia Nannetti-Vannoni, che possiede la Chiesa della Croce dal 2009, ha deciso di riportare alla luce l’antica tradizione e rinnovare la festa. Un pomeriggio di festa in cui si rivive la tradizione. Una Messa celebrata nella Chiesa medievale, un concerto di musica classica con il Sunto Brass Quintet, la presentazione, a cura di Gabriella Piccinni (docente di Storia Medievale dell’Università degli Studi di Siena), della pubblicazione di una ricerca “La Villa de La Croce a Montalcino”, del professor Bruno Bonucci. Seguirà, come da tradizione una lotteria - il ricavato sarà devoluto alla Confraternita di Misericordia di Montalcino - con premi selezionati tra i prodotti tipici di Montalcino e della tradizione contadina. Seguirà un buffet di fine estate offerto dalla Tenuta CrocediMezzo e Crociona di Nannetti Roberto e Barbara.
Focus - Notizie sulla Chiesa del Crocifisso della Croce
Il nome della chiesa deriverebbe dall’incrocio di due strade: una è quella che va verso l’Abbazia di Sant’Antimo, deviazione dei pellegrini che percorrevano la Francigena; l’altra era un’antica strada etrusca che andava da Chiusi a Roselle. La data esatta della costruzione non è certa, ma lo stile romanico sembra riportare, senza troppe incertezze, la sua esistenza, anche grazie alla documentata vitalità del borgo della Croce durante i primi decenni del XIV secolo, già nel XIII secolo. La Chiesa, rimasta semiabbandonata fino al 2009, quando è stata riportata a nuova vita, ha subito anni di abbandono e fu anche oggetti di saccheggi. Apparteneva alla Chiesa un antico crocifisso ligneo del Quattrocento che, grazie a Monsignor Santi Falciani, che lo ha salvato dall’incuria, oggi si trova posto sull’altare della Chiesa di Castelnuovo dell’Abate.
La chiesa del Crocifisso della Croce si presenta con uno sviluppo ad aula, a pianta rettangolare, copertura con travetti in calcestruzzo e tavelloni. La facciata in pietra a filari regolari è di architettura semplice con tetto a spioventi. Al centro del fronte principale è presente un portone d’ingresso in legno con architrave unico in pietra. Da una visita pastorale del 1616 sappiamo di una tela posta all’interno della chiesa, raffigurante la Santa Croce con ai lati San Bernardino e Santa Caterina. Il documento descrive inoltre le condizioni dell’altare in pietra e del crocifisso ligneo posto su di esso. Non risultava esserci, in questa data, la sacrestia, bensì l’attuale campanile con la campana e un cimitero esterno. Il pavimento delle chiesa risultava sconnesso in quanto veniva periodicamente rimosso per effettuare le sepolture: ma nel 1616 il Vescovo Mario Coscia ordinò l’interruzione di tali esequie. Nelle immediate vicinanze sorgeva uno spedaletto per i viandanti ed i pellegrini, che seguivano il flusso degli itinerari dell’antica via Francigena. La chiesa viene menzionata anche tra gli atti costitutivi della Cattedrale di Montalcino nella prima metà dell’Ottocento. Fu in questi anni che il lato destro della chiesa venne rifatto per gravi lesioni. L’interno subì nell’occasione alcune trasformazioni, che modificarono così la struttura originaria.
La Festa che ogni anno, il 14 settembre, in occasione della ricorrenza religiosa richiamava qui tutta la popolazione dal capoluogo e dalle campagne circostanti. Era un momento di festa e spensieratezza all’insegna della sacralità ma anche della socialità.