Per il Brunello, ma non solo: a Montalcino, i turisti vengono per la storia, l’arte, la cultura, gli splendidi paesaggi, la cucina e il lifestyle, incentrato su un raffinato saper vivere. La capitale del Brunello continua a mantenere le prime posizioni nella wish list dei viaggiatori italiani: secondo l’Osservatorio sul turismo del vino in Italia, promosso dalle Città del Vino e realizzato dal Censis Servizi, la Toscana si conferma in testa nella classifica delle mete predilette (seguita dal Piemonte), in particolare per i territori delle “denominazioni-icona”, e su tutti il Brunello. Montalcino offre oggi un ventaglio ampio e diversificato di ristoranti, alberghi e manieri deluxe, in grado di soddisfare tutti i target turistici. Ma il ruolo di pioniere dell’enoturismo nel territorio spetta forse alla Fattoria dei Barbi, che fin dagli anni ’60 ha promosso il Brunello insieme ai piatti locali serviti in Taverna. Negli anni ’80 è stata poi la Castello Banfi, tuttora uno dei poli di attrazione del territorio (grazie al Museo del Vino, all’enoteca, al ristorante e al resort), ad aprire Montalcino ad un flusso turistico internazionale.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024