Cosa succede se due dei simboli dell’eccellenza dell’Italia nel mondo, vino e moda, si incontrano? Nasce una “collezione” senza precedenti.
È Anna Fendi Venturini, erede di una delle case di moda italiane fondata nel 1925 da Edoardo e Adele Fendi e oggi marchio - venduto dalla famiglia nel 2000 - di proprietà della casa francese Louis Vuitton, sebbene ne mantenga la presidenza la sorella Carla e ne guidino la parte creativa, conservando lo stile di famiglia, la figlia Maria Silvia e lo stilista Karl Lagerfeld - di beni lusso tra i più famosi e apprezzati al mondo, a creare questo speciale connubio presentando una collezione di 21 bottiglie, tra vini e distillati, espressione del patrimonio enologico italiano, che sfilano sulla passerella del mondo enoico, “vestite” di nuovo. Etichette studiate ad hoc, ognuna con un “nickname” dedicato al fashion, dal fard alla zip, tutte targate “Afv” (iniziali del nome della stilista). Tra le bottiglie anche il Brunello di Montalcino 2007 La Togata dal nome Negligè, la succinta sottoveste sensuale e provocante, caratteristiche che contraddistingono anche il “re” del Sangiovese.
Un’iniziativa nata dalla passione di Giuseppe Tedesco che, affidandosi a un esperto del settore come Michelangelo Di Toma, Master Taster, ha percorso l’Italia alla ricerca dei vini giusti, quelli che avessero le caratteristiche richieste per diventare una collezione Fendi. La ricerca ha portato ad una selezione con imbottigliamenti riservati in esclusiva che, sotto la sigla “Afv”, riunisce i grandi rossi d’Italia come Brunello, Barolo, Chianti e Amarone, le bollicine di Valdobbiadene e Alta Langa, ibianchi come Soave, Falanghina, Gavi e Vermentino di Gallura e vere e proprie “chicche” come Kerner, Riesling, Castel del Monte Rosato e altri ancora, senza dimenticare Grappa e Acquavite. Così, ogni cantina ha messo a disposizione di Anna Fendi un quantitativo limitato e selezionato della propria produzione. Un totale di circa 15.000 bottiglie che potranno essere acquistate unicamente on-line da una clientela orientata verso un prodotto differente.
“Non vogliamo fare i “vignerons” - spiega Anna Fendi - nasco come stilista ma stavolta anziché progettare abiti o borse ho progettato gli “abiti” per il vino. Il buon Giuseppe Tedesco ha scovato su e giù per l’Italia piccole cantine che nascondono storie di passione dentro una bottiglia di vino. Storie tutte italiane che fanno grande ancora una volta il made in Italy. Pino ha selezionato e scelto alcuni vini per un anno intero e io successivamente ho scelto un “abito” per le bottiglie. Così come quando lavoravo nell’azienda di famiglia mi occupavo della progettazione stavolta è stato anche molto divertente e stimolante, mi sono gettata a capofitto con la passione di sempre a progettare vini. Non voglio fare l’esperta enologa o rincorrere la fama delle grandi famiglie italiane dei vini. Sono e resto Anna Fendi Venturini - spiega - con un gusto e una passione per il bello. Vino compreso. Ecco perché i vini sono targati “Afv” con le iniziali del mio nome. Spero che piaceranno a molti. A cominciare dall’abito e dai nomi presi in prestito dal mondo della moda. Vi sembra curioso che una bottiglia possa chiamarsi tweed o decolleté? Alamaro o flanella? Fard o lamé? A me questi nomi piacciono - conclude la stilista - perché appartengono al mio mondo, alla vita trascorsa negli atelier e questa nuova avventura comincia proprio dal mio passato”.
Info: www.annafendivini.it
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30