“Desidero ringraziarvi per la fiducia. Mi impegnerò a sviluppare i progetti già in cantiere e a perseguire l’unità del Consorzio che lavorerà per soddisfare al meglio le esigenze dei produttori”. Così Fabrizio Bindocci, neoeletto presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, al momento della sua riconferma alla guida di una delle associazioni più influenti del territorio, ha iniziato ad illustrare le proprie linee programmatiche. “Un mandato, questo - prosegue Bindocci - che trova linfa vitale nella consapevolezza dell’unione tra produttori, Consorzio e territorio”. Essendo le aziende uno dei motori principali dell’economia di Montalcino, per il neopresidente è importante che il Consorzio, oltre ad essere il “gestore della denominazione”, assuma il compito di “catalizzatore di energie” capace di attivare nuove sinergie, svolgendo il ruolo di “agenzia di sviluppo” per la promozione e valorizzazione del territorio. “In questo senso - spiega Bindocci - il “progetto Sant’Agostino”, è un esempio. Il Consorzio potrebbe trovarvi una sede definitiva per tutte le attività, e l’Amministrazione potrebbe, a sua volta, collocarvi un centro permanente di documentazione, di educazione al gusto ed attività collaterali, capaci di destagionalizzare l’offerta turistica e creare un circolo virtuoso del Made in Montalcino”. L’altra principale novità che Fabrizio Bindocci ha intenzione di introduzione è il “Codice etico”, una sorta di “autocertificazione”, un insieme di regole deontologiche capaci di determinare limiti e condizioni delle azioni dei membri del Consorzio. Inoltre, il neopresidente, ha intenzione di promuovere corsi di formazione per i giovani produttori con l’obiettivo di rendere il Brunello sempre più competitivo in Italia e all’estero. “Infine - conclude Bindocci - credo che il Consorzio debba lavorare sulla criticità rappresentata dalla fisionomia del territorio di produzione del Brunello che ha bisogno di un progetto per la diversificazione delle zone, non per realizzare una gerarchia qualitativa dei Brunello, ma per creare una sorta di carta di orientamento per clienti e appassionati”. Ad affiancare Bindocci, per i prossimi tre anni, alla guida del Consorzio del Brunello, tre neo vicepresidenti: Patrizio Cencioni, Bernardo Losappio e Francesco Ripaccioli.
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