Sembra vicina la svolta per l’annosa questione della piscina di Buonconvento. Dopo più di dieci anni di chiusura, la struttura dovrebbe essere prossima alla riapertura, dato che è stato trovato un soggetto affidatario, la Virtus Buonconvento, anche se solo per un periodo ristretto di otto mesi, prima di un nuovo bando pluriennale. “L’affidamento è stato fatto - afferma a MontalcinoNews.com il sindaco di Buonconvento Riccardo Conti -, adesso dobbiamo sbrigare le procedure più tecniche, propedeutiche all’avvio della gestione. Non abbiamo ancora definito la data di apertura, servono tutta una serie di adempimenti burocratici. Visto che è un’infrastruttura d’area, al momento giusto faremo una comunicazione insieme a tutti i Comuni coinvolti. È stata fatta una gara per la gestione di otto mesi, l’apertura sarà solo per questo tempo”.
Non c’è, quindi, ancora una data precisa, ma sembra che sia davvero arrivata la volta buona la risoluzione di una storia parecchio complessa, con più di un bando andato deserto e anche un affidamento giudicato illegittimo da Anac, lo scorso luglio, quando la riapertura sembrava a un passo, tanto che per sbrogliare la vicenda è stato necessario il ricorso alla Stazione Unica Appaltante, ente provinciale che si occupa dei bandi di gara. Un progetto, quello della piscina, tra l’altro, che ha ottenuto finanziamenti derivanti in parte dalla Regione e in parte da un accordo tra i Comuni dell’area, ovvero Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Murlo, San Quirico e, per l’appunto, Montalcino.
Questo affidamento ha un importo di circa 39.000 euro. “Essendo stata chiusa per più di dieci anni - prosegue Conti -, deve essere ridefinito un quadro economico-finanziario per fare una successiva convenzione di gestione che abbia maggior tempo. La prima concessione pluriennale andò deserta, perché nessuno aveva la certezza dei parametri. Adesso abbiamo fatto tutti i lavori di ristrutturazione ed efficientamento, c’è un’impiantistica nuova. Per il vecchio bando c’era anche un incremento del costo dell’energia importante, visto il periodo in cui fu fatto. Questi otto mesi di start-up serviranno per ridare avvio alla struttura”.
Sarà, quindi, una sorta di periodo di prova, che consentirà ai cittadini di beneficiare dei servizi della piscina. “Questi otto mesi - spiega Conti - serviranno per dire “funziona o non funziona? E se funziona, di cosa c’è bisogno?”. Anche dal punto di vista dell’operatore economico, nell’ottica di un impegno di cinque o sei anni, per capire se l’impianto è congeniale. Senza questo tipo di garanzie il mercato non ha risposto”.