Un’idea innovativa per valorizzare il Brunello e i prodotti del territorio in generale, attraverso una serie di accessori che accompagnano la degustazione e la visita della cantina, utilizzando, in particolare, articoli di bigiotteria: è il progetto lanciato da Beatesca, azienda agricola di Montalcino che, accanto al vino, ha iniziato a produrre, da qualche anno, anche una linea di gioielli, e non solo, con il suo marchio, affinché i clienti possano vivere un’esperienza ancora più coinvolgente quando visitano l’azienda.
“E’ un’idea che rientra all’interno di un progetto più ampio - racconta a MontalcinoNews.com Furio Fabbri, titolare dell’azienda -. Si era interrotto, ma adesso abbiamo deciso di rilanciarlo. Affianco al vino, vogliamo dare vita a un percorso di valorizzazione del marchio, attraverso dei gioielli e anche dei tessuti con il nostro logo, legati alla vigna e ai cavalli, che sono il cuore della nostra azienda. E’ una cosa partita quasi per scherzo. Siamo fiorentini di origine e abbiamo tanti amici nel mondo delle oreficerie, è stato tutto un caso, ma poi l’iniziativa ha riscosso un buon successo”.
Beatesca produce, quindi, anche anelli, spille, gemelli e collane. “Spesso - prosegue Fabbri - vengono in azienda famiglie e coppie e non sempre tutti sono appassionati di vino. Nel mondo femminile i gioielli sono molto apprezzati e il nostro è un bel marchio, si presta molto bene. Nelle prossime settimane testerò meglio come va la cosa, arriveranno da Firenze tante persone per la visita dell’azienda. Ma non è l’unico progetto in cantiere. Abbiamo finito da poco una nuova saletta per la degustazione, apriremo anche un maneggio. Solo con il vino diventa difficile portare a casa il risultato”.
Dietro queste iniziative c’è una strategia ben precisa. “La tendenza del mercato - spiega Fabbri - è legata al buono e al benessere in generale, quindi alla Val d’Orcia, che è bellissima, ai prodotti del territorio e anche cose belle che possono accompagnarli. Credo che sarebbe importanti che lo facessero tutti. Le fiere non hanno un grande ritorno, è meglio investire su una clientela di alto livello, attraverso una pubblicità mirata sui social. Le richieste di venire in azienda sono tante”.
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