Ha suscitato reazioni contrastanti la legge sul suicidio assistito approvata ieri dal Consiglio Regionale della Toscana. Se da un lato esprimono soddisfazione il centrosinistra, Italia Viva, +Europa e le associazioni che si battono per la legalizzazione dell’eutanasia, dall’altro sono arrivati commenti molto duri da parte del centrodestra, dell’associazione “Pro Vita & Famiglia” e della Chiesa Cattolica. “Prendiamo atto della scelta fatta dal Consiglio regionale della Toscana - ha affermato il Cardinale Lojudice, presidente della Conferenza episcopale toscana, nonché Arcivescovo della Diocesi di Siena - Colle di Val d’Elsa - Montalcino -, ma questo non limiterà la nostra azione a favore della vita, sempre e comunque. Ai cappellani negli ospedali, alle religiose, ai religiosi e ai volontari che operano negli hospice e in tutti quei luoghi dove ogni giorno ci si confronta con la malattia, il dolore e la morte dico di non arrendersi e di continuare ad essere portatori di speranza, di vita. Nonostante tutto. Sancire con una legge regionale il diritto alla morte non è un traguardo, ma una sconfitta per tutti”.
Forte opposizione anche da parte dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia che, oltre a votare contro la norma, hanno sostenuto che “questa materia non è di competenza delle regioni, la legge far venire meno il principio di uguaglianza tra i cittadini e non è chiaro a chi potrà applicarsi”. Vittorio Fantozzi, sempre del partito di Giorgia Meloni, ha affermato che “la norma presenta profili di incostituzionalità fa venir meno il principio di uguaglianza tra i cittadini. Ci spiace che ci siano personalità che ritengono che chi oggi vota contro in Toscana, lo farà anche in Parlamento”. Elena Meini, capogruppo in Consiglio Regionale della Lega, chiede che “la legge sia impugnata dal Governo. L’auspicio è che il Parlamento legiferi e mi auguro che la legge toscana sia il perimetro massimo. Non si vada oltre perché per noi la vita è sacra”. Secondo Marco Stella, capogruppo di Forza Italia, “la legge ha aperto un grave scontro istituzionale e costituzionale. E ora ci sarà il turismo della morte? Si verrà in Toscana perché qui si può morire? Siamo rimasti colpiti dall’irresponsabilità del centrosinistra, in particolare dai cattolici del Pd, che hanno ceduto ai ricatti della segreteria nazionale”. Tuona anche l’associazione “Pro Vita & Famiglia”, secondo cui la legge è “barbara e disumana”.