Il 2025 segnerà un punto di svolta per la gestione dei rifiuti a Montalcino. A inizio anno aprirà al pubblico il nuovo centro di raccolta a Pian dell’Asso, che consentirà di trasformare l’attuale isola ecologica in località Osticcio in un’area sportiva (probabili basket e calcetto). “I lavori sono in fase di ultimazione, stiamo finendo gli ultimi dettagli in modo da aprire al pubblico con l’inizio dell’anno - spiega a MontalcinoNews.com Edgardo Reggiani, direttore esecutivo di Sei Toscana, il gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani nella Toscana del Sud - finalmente avremo a Montalcino un centro all’altezza del territorio. I centri di raccolta sono un punto nevralgico del circuito della differenziata perché offrono un servizio aggiuntivo ai cittadini e permettono di alzare la percentuale di raccolta differenziata. Il costo del progetto è di 723.000 euro, di cui 297.000 euro provenienti da finanziamento Pnrr”.
Oltre alla nuova isola ecologica, dalla prossima primavera Montalcino inizierà ad avere nuovi cassonetti. “Stiamo concludendo, in collaborazione strettissima con gli uffici comunali, la progettazione esecutiva che andrà quindi in approvazione - prosegue Reggiani - i modelli saranno integrati, si parla di un servizio domiciliare, quindi un porta-a-porta in alcune aree del territorio e il restante territorio invece servito con un modello stradale con contenitori a carico verticale e accesso controllato. Il centro storico rimarrà a porta-a-porta proprio per la sua conformazione”.
Nuovi cassonetti, con la novità di un contenitore specifico del vetro, oggi raccolto assieme alla plastica, per migliorare quantità e qualità del materiale conferito, limitare l’aumento delle tariffe e provare a risollevare una percentuale di raccolta differenziata che al momento non arriva al 42%, quinto dato peggiore in una provincia dove la media è venti punti percentuali in più. “Noi e l’amministrazione comunale siamo consci delle percentuali raggiunte ad oggi. Per questo la riorganizzazione punta a migliorare queste prestazioni, renderle idonee ad un territorio dall’elevato pregio ed interesse che ha e quindi alzarle coinvolgendo la cittadinanza”, sottolinea il direttore esecutivo di Sei Toscana.
Montalcino, per il servizio rifiuti, spende oltre quasi 1,6 milioni di euro all’anno. “Il nostro piano industriale, che poi si è tradotto nel piano di riorganizzazione che interessa tutti i comuni del lato Toscana Sud - dice Reggiani - ha fra gli obiettivi, anche il contenimento della crescita tariffaria. Come? Andando a perseguire l’efficienza nei servizi che andiamo a svolgere. Questi modelli integrati sono finalizzati esattamente a quello”.
I nuovi cassonetti, almeno all’inizio, saranno lasciati aperti, in attesa di risolvere questioni legate alle persone, come turisti e lavoratori, che non sono muniti di tessera. “La scelta della chiusura sarà assolutamente in capo all’amministrazione. Quello che noi daremo all’amministrazione è un modello abilitante a adottare eventualmente e quando vorranno questa soluzione. Occorre precisare che noi abbiamo sviluppato questi modelli in un’ottica di ambito territoriale, per cui sono modelli che si adattano a un territorio che notoriamente vede nei flussi turistici uno degli elementi di maggior valore. Serviamo comuni dall’area costiera all’entroterra, le città d’arte e in tutte le realtà dove abbiamo già implementato la riorganizzazione il tema dei flussi turistici è ovviamente significativo. Occorre però precisare che i turisti non sempre usufruiscono del cassonetto, perché vi sono turisti che si rivolgono alle attività ricettive; quindi conferiscono i loro rifiuti in quelle e per le attività, come per tutte le attività non domestiche, sono previsti potenziamenti nell’ambito dei servizi a loro dedicati. Chi invece è un turista che va a occupare ad esempio un affitto a breve, quindi un alloggio, essendo questo comunque una posizione Tari, è comunque dotato di un servizio, quindi può usufruire dei servizi previsti per quella tipologia di utenza servita, per cui un servizio porta a porta piuttosto che dei cassonetti. Invece il turista mordi e fuggi, quello che frequenta le città per poche ore piuttosto che per un’intera giornata, tipicamente non usufruisce dei cassonetti o di altri servizi, ma usa i cestini da passeggio nei quali conferisce i piccoli rifiuti che produce nella sua giornata”.
Guarda il video: