“Non possiamo più accogliere ospiti”: a dirlo è Alessandra Conti, sostituta direttrice della Rsa di Montalcino. “I familiari che hanno necessità di inserire un loro caro all’interno della struttura al momento non possono – spiega -. Vale sia per gli abitanti di Montalcino che per quelli dei dintorni, visto che abbiamo ospiti anche da altri Comuni. Il motivo è la carenza di personale. E’ una situazione che rispecchia un problema che hanno tutte le strutture d’Italia, ovvero reperire personale qualificato, sia infermieristico ma soprattutto per quanto riguarda gli Oss, che in una Rsa sono la parte più importante”.
Al momento la Rsa di Montalcino conta 47 ospiti e 20 Oss. “E’ necessario che sia garantita una certa quantità di ore di assistenza - spiega Alessandra Conti -, se non ci sono vengono bloccati gli ingressi”.
Una problematica resa ancora più grave dal rischio, a livello nazionale, che le rette per le famiglie possano aumentare a fino a 300 euro in più per ogni ospite, a causa di un aumento dei salari degli Oss e del personale infermieristico. I gestori delle Rsa potrebbero infatti decidere di scaricare questo aumento dei costi sui pazienti. Su questo tema la Rsa di Montalcino per ora preferisce non commentare.
In ogni caso, il mondo delle Rsa affronta una crisi di natura nazionale e regionale, ma qualcosa si può fare anche a livello territoriale. “Avevamo pensato all’organizzazione di un corso per assistenti di base - afferma Alessandra Conti -, che non necessitano di passare per l’Asl. Questo creerebbe una possibilità di assumere personale dai Comuni limitrofi e si creerebbero quindi dei posti di lavoro, anche per i residenti di Montalcino e non solo. A volte invece ci contattano delle persone che vengono da fuori, ma poi si fermano poco, perché magari non riescono a trovare una casa. Si potrebbero dare dei contributi a chi viene da fuori per avere affitti calmierati, o comunque una quota per incentivare gli Oss a rimanere sul territorio”.
Il commento dell’assessore alla sanità di Montalcino Davide Giorni:
“Sono in corso degli approfondimenti da parte dell’Asl e dell’amministrazione comunale per capire quali sono le problematiche e cosa si può fare per risolvere la situazione. Stiamo facendo un’analisi, dopodiché capiremo meglio. Stiamo avendo dei contatti con l’azienda per favorire un’esigenza del territorio, visto che la popolazione è sempre più anziana. Ma non possiamo aumentare i posti letto senza sufficiente personale a disposizione. Contributi per gli Oss? La Rsa fa capo a una società privata e con reddito proprio. Poi se hanno bisogno ci confrontiamo, ma le strategie aziendali restano in capo all’azienda. Aumento delle rette? Sarà proporzionato, non tutto in carico alle famiglie, ci sono persone che hanno la quota dell’Asl e quindi il rinnovo sarà a carico della collettività”.