Uno dei romanzi più importanti del novecento, ma al tempo stesso uno dei meno letti del secolo scorso: è questo il grande paradosso de “La Ricerca del Tempo perduto”, il capolavoro di Marcel Proust, che venerdì 6 e sabato 7 dicembre, a partire dalle 21.15, andrà in scena al Teatro degli Astrusi di Montalcino. E’ la prima volta che viene tratto uno spettacolo teatrale da questa celebre opera, l’idea è di Marco Filiberti, uno degli artisti italiani più sfidanti degli ultimi decenni, capace di sorprendere, con la sua regia, sia al cinema che a teatro.
“Questo spettacolo fa parte di un progetto molto vasto iniziato nel 2022 - afferma Filiberti a MontalcinoNews.com -. Ha debuttato nel luglio del 2023, questa è la prima ripresa, con piccole modifiche, anche se lo spettacolo nel complesso è immutato. Non c’è nessuna proposta sperimentale, però sono delle particelle di un futuro allestimento molto ampio che durerà tre giornate e che dovrebbe avvenire entro il 2027, centenario della pubblicazione postuma dell’ultimo volume della ricerca. Presentiamo quindi dei passi specifici del romanzo, che vengono messi sotto la lente d’ingrandimento. Del resto questa è un’opera molto poco narrativa. Nel primo cahier viene indagata la patologia amorosa, nel secondo due diverse concezioni della funzione dell’arte, quella classica e quella legata a mode e strategie personali, che si interconnettono e si scontrano”.
Non è facile portare in scena uno spettacolo complesso come “La Ricerca del Tempo perduto”. “Quando sopraggiunge un’idea molto chiara - spiega Filiberti -, ciò che è difficile non conta più. Porto dentro di me la guida di Marcel Proust da quando sono molto piccolo, ho letto il romanzo a 13 anni, è stata una di quelle esperienze che mi ha cambiato la vita. Si è manifestata in altri miei lavori. Ho capito che c’era una visione registica compiuta dentro di me. Sulla carta ci troviamo davanti a un’opera talmente dilatata e composita che è chiaro che può spaventare, l’arco narrativo è fragile e minimale”.
Il cast è composto da Daniel De Rossi, Diletta Masetti, Giovanni De Giorgi, Zoe Zolferino, Luca Tanganelli, Adele Masciello, Massimo Odierna, Alessio Giusto, Olimpia Marmoross, Martina Massaro e Pietro Bovi. Sound Designer Stefano Sasso, Moduli di Costume Daniele Gelsi, tecnico luci Piermarco Lunghi, Aiuto regia Matteo Fasanella, direzione tecnica Francesco Peruzzi. Coreografie e movimenti scenici Emanuele Burrafato. “Lo spettacolo è molto bello - prosegue Filiberti -, mette in scena una macchina teatrale e un coordinamento in modo preciso di questi dodici attori in scena che è molto ipnotico. Gli attori sono incredibilmente bravi, sono tutti coerenti con la linea registica. Proust fa bene alla vita e fa bene al cuore. In un mondo in cui tutto è esplicito, cotto e mangiato, Proust è capace di aprire nuove visioni ad un altro ordine di cose. Ha un effetto terapeutico sulla vita delle persone”.
Il biglietto costa 15 euro, 13 euro invece il ridotto per gli under25, gli over 65 e i soci Unicoop Firenze.