“Il primo vino che ho bevuto con consapevolezza è stato un Brunello Biondi-Santi, insieme all’attrice francese Carole Bouquet, capendo il valore di una bottiglia come questa, delle cui Vecchie Riserve la mia cantina è ricca”. E’ l’aneddoto raccontato da Ferzan Ozpetek, regista cinematografico pluripremiato, autore di film-cult amati da tutte le generazioni, da “Le fate ignoranti” a “Saturno contro”, da “La finestra di fronte” a “Mine vaganti”, che oggi a Montalcino, nel corso della terza giornata dell’edizione n.33 di Benvenuto Brunello, ha svelato al Teatro degli Astrusi la sua “Blue Note”, la piastrella celebrativa riferita alla vendemmia 2024. La piastrella è stata successivamente posata dallo stesso regista sul muro del Palazzo comunale del borgo.
“Questo quadro del 1982 – ha spiegato Ozpetek -, nato senza titolo ma a cui ho dato il nome Blue Note per l’occasione della mattonella di Montalcino, l’ho realizzato a Roma nel periodo prima di diventare aiuto regista e ricoprire altri ruoli. In quegli anni studiavo all’Università ma, poiché mio padre disapprovava le mie aspirazioni cinematografiche e smise di sostenermi economicamente, mi sono dato da fare e ho lavorato da un corniciaio nel centro di Roma. Lì ho familiarizzato con pittrici, disegnatori, autori di mosaici e mi sono dedicato io stesso alla pittura, da sempre una mia passione. Con tecnica del disegno a gesso, diciamo gessetti colorati, ne avrò fatti in un paio d’anni più di duecento, quasi tutti con figure di donne. E li vendevo, in effetti ne ho venduti molti, mi ci mantenevo. Alcuni sono anche entrati nei miei film: il famoso poster ormai storico di Le fate ignoranti è il trattamento di uno di quei quadri, mentre nel più recente La Dea Fortuna ne compaiono altri quattro”.
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