Dall’Immacolata Concezione all’arrivo del Santo Natale ormai imminente, dal rapporto dei giovani con la Fede all’anno del Giubileo, un evento storico per la Chiesa Cattolica, passando per recenti fatti di cronaca, come la Chiesa di Lucerna, in Svizzera, che utilizza l’intelligenza artificiale per mettere in contatto i fedeli con Gesù, e le elezioni in Romania, con il candidato alle presidenziali Georgescu che si paragona al Messia: sono i temi affrontati dal Cardinale e Arcivescovo di Siena-Colle di val d’Elsa-Montalcino, nonché presidente della Conferenza Episcopale della Toscana, Augusto Paolo Lojudice nel corso di una lunga intervista concessa a MontalcinoNews.com.
“Questo Natale - afferma Lojudice - va orientato verso quelle esperienze che arricchiscono il Natale stesso, cioè il Giubileo. Il Natale ispira alla pace, alla serenità è alla famiglia: tutto ciò non deve essere passeggero, come le lucine che si accendono e si spengono. Ormai c’è l’abitudine ad accendere prima le luci dell’albero, credo che c’è un’esigenza di sentire questo clima, di anticiparlo e di prolungarlo, affinché non finisca. E’ qualcosa che tocca il profondo dell’animo delle persone. E’ un’esperienza che si dilata, è possibile che questo sentimento di bontà e altruismo non sia passeggero, ma si può realizzare ogni giorno, basta provarci”.
La comunità di Montalcino è molto devota alla Madonna, un legame che si fa ancora più profondo in occasione dell’Immacolata. “Qui ci sono la Concattedrale e il Santuario della Madonna del Soccorso - spiega il Cardinale -, che poi è la patrona dell’antica Diocesi di Montalcino e co-patrona dell’Arcidiocesi di Siena. Il problema dei giovani è non allontanarli. Quasi tutti iniziano un processo di Fede con la prima comunione, che però è un termine improprio. Anche noi prepariamo i fedeli a un evento e non a un percorso di vita. Purtroppo è radicatissima questa cosa. Ho impostato l’anno pastorale proprio su questi momenti, ripensando a un modello che ormai è inefficace. Oggi ci sono talmente tante agenzie educative che riguardano i preadolescenti, per così dire. Chi ha la possibilità di stare in mezzo ai giovani, dai genitori agli insegnanti, deve ricordarsi che ogni cosa che trasmettiamo ai ragazzi è difficile, non c’è niente di scontato. Non è detto che un giovane apprenda quello che dice suo padre, perché ci sono tante agenzie che diranno il contrario. Non finisco mai di invitare ai parroci di uscire dalle loro parrocchie. La Madonna è un perno della Fede, perché è colei che ci porta Gesù e deve fare di un’educazione che parte da quando si è piccoli fino all’età adulta”.
Il rapporto tra religione e nuove tecnologie è sempre più al centro delle riflessioni della Chiesa Cattolica. “Quello che avviene a Lucerna, da un punto di vista della sacralità, mi sembra molto offensivo - prosegue l’Arcivescovo -. Perché è una banalizzazione della figura di Gesù. Forse è uno spot, un modo per dire dove può arrivare l’intelligenza artificiale. Non scomoderei però i sacramenti, non mi metterei a scimmiottare fatti sacri, potevano inventarsi altro. Tirare in ballo Gesù non mi piace. Però voglio vederci un lumicino di speranza: il Padre Eterno si serve di tutto per arrivare alle persone, chissà se questo gioco squallido può servire a qualcuno”.
Le elezioni in Romania sono molto importanti per l’Europa e per la Nato, visto che Georgescu è filo-russo. “Non la voglio buttare in politica - afferma Lojudice -, ma anche altri esponenti politici recentemente eletti si sentono dei nuovi Messia che polarizzano a livello religioso il loro mandato. E’ una cosa che si commenta da sola, non ha senso parlarne”.
Il 2025 sarà l’anno del Giubileo. “Per la Chiesa Cattolica il Giubileo è un evento ordinario e straordinario allo stesso tempo - afferma Lojudice - che spero sia vissuto da tutti come una grande occasione di ripartenza per rimettere in ordine la vita personale e tirare fuori i rospi che rimangono dentro. Sentire la spinta di un evento storico ed epocale che avviene ogni 25 anni”.
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