Uno spaccato di quasi due secoli di viticoltura ed enologia, con oltre 160 oggetti tra macchine agricole e oggetti di lavoro, una piccola biblioteca con volumi, riviste, guide e fotografie, cavatappi esposti per tipologia ed evoluzione, la ricostruzione di un laboratorio dell’enologo con 30 oggetti tra bilance, ampolle e microscopi. L’ultimo arrivo, in ordine di tempo, è uno scrittoio portatile in legno di fine Settecento, recuperato nell’antico casale che fa parte della tenuta di Montalcino, acquistata nel 2015. Tutto questo è il museo di Carpineto, l’azienda fondata nel 1967 da Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo, recentemente entrata a far parte del Registro dei Marchi Storici di interesse nazionale, che con cinque tenute in diversi territori della Toscana (Chianti Classico, Valdarno, Montalcino, Montepulciano e Maremma) esporta i suoi vini in oltre 70 Paesi nel mondo.
Il museo, che verrà inaugurato in autunno nella tenuta di Montepulciano, ed è stato fortemente voluto da Zaccheo, che ha raccolto qui testimonianze cercate e collezionate negli anni, oppure risalenti all’azienda di famiglia ed emblema di un’intera vita dedicata all’agricoltura e al vino in particolare, è entrato a far parte della Fondazione Musei Senesi, la rete che coordina e riunisce oltre 40 siti museali della provincia senese, tra cui il Museo Civico e Diocesano a Montalcino e il Museo del Tartufo a San Giovanni d’Asso. “È il primo museo privato ad entrare nella rete museale”, ha sottolineato Alessandro Ricceri, il presidente della Fondazione Musei Senesi. “Ci proiettiamo così, in modo ambizioso, nel futuro - ha aggiunto Carolina Taddei, coordinatrice della Fondazione - mirando a consolidare i rapporti con i player culturali e a crearne altri. Vogliamo dare vita ad una visione innovativa e inclusiva legata alla contemporaneità”.