“Nonostante un po’ di scetticismo iniziale, legato al minor flusso turistico di quest’anno, è stata una delle migliori edizioni. Non la migliore in assoluto, come successo lo scorso anno, ma abbiamo registrato ma media di 300 spettatori, circa 1.800 totali nei sei concerti”. Così Rodolfo Maralli, presidente della Fondazione Banfi, commenta a MontalcinoNews.com l’edizione n. 27 di Jazz & Wine in Montalcino, che ha chiuso ieri con la musicista cubana Aymée Nuviola e il suo gruppo che hanno fatto ballare ed entusiasmare gli spettatori presenti. “È stata la degna conclusione di un festival molto contaminato in temini di stili e linguaggi musicali - aggiunge Maralli - nell’ultime due serate abbiamo avuto una grande cantante americana, Andy James, in stile jazz club newyorkese, e una cantante cubana con i ritmi e sonorità latine”.
In quanto ad affluenza di pubblico, i picchi sono stati raggiunti con Tosca, unica voce italiana, il 26 luglio in Fortezza, e con John Scofield e Dave Holland, il 24 luglio al Castello Banfi. “Avere due mostri sacri come Scofield ed Holland a Montalcino è stata la vera chicca di un festival in cui sono state dominanti le voci femminili - prosegue il presidente della Fondazione Banfi - siamo molto soddisfatti. Il meteo che ci ha aiutato, è stato caldo ma anche bello per fare musica, con un’ottima partecipazione, tanti turisti, facce mai viste prima, gente arrivata da Roma appositamente e il buon supporto dei montalcinesi. Come sempre faccio un ringraziamento ai Quartieri, che ormai vivono questo festival come qualcosa che gli appartiene sempre di più. Anche in un anno difficile per il turismo, abbiamo dimostrato che lavorando sulla qualità e sulla coerenza degli stili si possono ottenere grandi risultati”.
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