C’è un’azienda di Brunello, Castello Tricerchi, sul podio della classifica di Divinea, impresa tecnologica specializzata in prodotti e servizi digitali per le aziende vitivinicole. Uno studio che spazza via tutti i dubbi su una “sentenza” ormai ben nota, ovvero che in cantina oltre il vino c’è di più e che quindi degustare non basta. Il turista che va per cantine vuole vivere quella che gli esperti di marketing chiamano appunto “experience”, il fare qualcosa e possibilmente in armonia con il territorio circostante. Infatti, il filo conduttore emerso dalla top 10 delle prenotazioni in vigna sul portale Divinea è un perfetto connubio tra valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, produzione di qualità e capacità di intercettare e dialogare con un pubblico specifico.
Al terzo posto, subito dopo il pranzo con degustazione tra i vigneti di Poggio Amorelli nel Chianti Classico e Vini etnei e Light Lunch da Gambino Vini, sulle pendici dell’Etna, c’è il Tasting e Light Lunch al Castello Tricerchi, a Montalcino, terra di Brunello, “un’esperienza dal gusto toscano” che “comprende una degustazione di tre vini e piatti locali, guidati da un professionista nella magica atmosfera del castello. Ricchezza storica e culturale del luogo e qualità dei vini sono un binomio affascinante soprattutto per i visitatori dall’estero”.
L’enoturismo conquista insomma sempre di più il cuore dei wine-lovers, grazie ad una serie di esperienze che uniscono cultura e paesaggio, arte e benessere, sport e cucina. Il tutto, ovviamente, con al centro il vino e la sua storia, i vigneti e le meravigliose colline da cui poter godere di un panorama con pochi eguali. D’altronde sono ben 13,4 milioni di enoturisti nella popolazione italiana (64,5% del totale) con un’importante partecipazione tra le varie esperienze proposte dalle cantine e una tendenza che si sta spostando da “short break” a vacanza vera e propria (il 38% si ferma oltre quattro giorni) così come una curiosità sempre più stimolante nella visita delle cantine. La parola chiave è quella di “esperienza”, con proposte che cercano di venire incontro ad un pubblico trasversale per età e gusti: dalle generazioni Z e Millennials ai Wine lover più esperti, dal visitatore di prossimità al turista internazionale. Esperienze da vivere in lungo e largo per il Belpaese anche se ci sono zone, è il caso, ad esempio, della Toscana, con un appeal decisamente forte.