Si comincia il 13 giugno con “Anna”, già selezionato alle “Giornate degli Autori” di Venezia, che verrà proiettato nella settimana in cui esce nella sale cinematografiche di tutta Italia, poi il 15 giugno con il film ceco “Suppressed”, diretto da Tomáš Mašín, regista candidato agli Oscar come miglior film straniero, il film “Puccini e la Fanciulla” restaurato dalla Cineteca di Bologna, distribuito nel 2024 nei migliori cinema del Paese, e la masterclass di Paolo Benvenuti. E poi via via scorreranno al Teatro degli Astrusi di Montalcino e al Teatro della Grancia di Montisi tutti i 17 cortometraggi e 6 lungometraggi (qui il programma) selezionati tra le 259 opere iscritte e provenienti da 40 Paesi di tutti i continenti - dagli Usa all’Iran, dall’Ucraina all’India, dalla Cina alla Russia, dalla Corea del Sud alla Nuova Zelanda, dal Nepal al Venezuela. Manca sempre meno alla prima edizione del “Red Line”, il Festival internazionale del cinema che si terrà dal 13 al 16 giugno a Montalcino, tra proiezioni cinematografiche di opere nazionali ed internazionali, lungometraggi e corti, anteprime italiane e film diretti da registi di fama internazionale, molti dei quali presentati nei festival più prestigiosi al mondo, da Venezia a Cannes, dalla Berlinale a Clermont- Ferrand. Opere che saranno in concorso per i tre premi - Miglior Lungometraggio, Miglior Cortometraggio, Miglior Documentario - assegnati dalla giuria presieduta da Paolo Benvenuti, tra i più importanti registi italiani degli ultimi decenni.
“Red Line è un festival importante, perché permette a molti giovani artisti di esprimersi e portare alla visione internazionale i loro lavori, permettendogli di mettere la loro creatività e la loro sensibilità al servizio del pubblico, e questa è sempre una cosa positiva. È una crescita intellettuale e della sensibilità di ognuno - ha detto Benvenuti nella conferenza stampa di presentazione di scena a Col d’Orcia, azienda di Brunello di Montalcino - ho visto tutti i film in concorso, alcuni sono realmente straordinari, lo specchio di una società in continua evoluzione, ma anche l’espressione di un bisogno di comunicare tra i popoli, di superare le barriere e le divisioni. Il cinema è in fondo questo: un modo per far capire al grande pubblico che siamo tutti cittadini del mondo, che non ci sono differenze sociali, o di colore della pelle, che ci possano dividere, perché siamo tutti figli dello stesso Pianeta, un Pianeta su cui dobbiamo imparare a convivere, aiutando le popolazioni più sfortunate ad integrarsi in una società più giusta e più libera”.
Fondato dalla casa di produzione Office Number Four in associazione con la Onlus di Siena, Iniziative di Solidarietà, e diretto dal regista Antonio Spanò, e patrocinato dalla Regione Toscana e dal Comune di Montalcino, “Red Line” non è solo cinema ma anche teatro, con la messa in scena de “Il Baule dei Buffoni” di Teatro Strappato, compagnia italo-venezuelana, pluripremiata che con le inconfondibili maschere in cuoio costruite nel loro laboratorio, narrano storie indimenticabili, e musica: il 14 giugno spazio al concerto “I compositori del cinema dall’Italia al mondo”, interpretati da un quartetto internazionale di sassofonisti, ed il 16 giugno, dopo la cerimonia di chiusura, il Closing Party, nel Chiostro di Palazzo Pieri ospiterà le “Musiche da Film” di Luca Ravagni.