Adea Shamku della scuola primaria di Montalcino per la sezione prima e seconda primaria; Amelia Peruzzi della scuola primaria di Montalcino per la sezione terza, quarta e quinta primaria; Irmak Cakmak della scuola media “G. B. Vico” di Grosseto per la sezione secondaria di primo grado; Azzurra Magini del “Ricasoli” di Montalcino per la sezione secondaria secondo grado; Giorgia Rabazzi della scuola media di Buonconvento per il premio speciale MontalcinoNews per la migliore poesia ispirata al tema “Montalcino e il suo territorio”; Giacomo Ripaccioli del “Ricasoli” di Montalcino per il premio speciale “La Freccia” in ricordo di Alfio e Vanna Vegni; Alkan Selimi della scuola primaria “Cassioli” di Asciano per il premio speciale “Mario Luzi”; Alice Graci della scuola media di San Quirico d’Orcia per il premio speciale “Alceste Angelini”, in ricordo del poeta e magistrale traduttore dei classici greci, cresciuto in Via Donnoli. Sono i primi classificati dell’edizione n. 33 del concorso di poesia “Il Vignolo”, istituito nel 1990 dal Quartiere Travaglio e diventato ormai uno degli appuntamenti storici del territorio e non solo, visto che coinvolge bambini e ragazzi delle province di Siena e Grosseto, dalla prima elementare fino alla prima superiore.
La cerimonia di premiazione si è tenuta l’11 maggio nella Chiesa dell’Osservanza di Montalcino ed è stata dedicata al presidente onorario, la poetessa fiorentina Paola Lucarini Poggi, da poco scomparsa. “Ha subito creduto nel ‘Vignolo’, da quando le venne fatta la proposta di prendere la presidenza del premio - sottolinea il presidente del Quartiere Travaglio, Giancarlo Paccagnini, nel libro celebrativo, in cui spicca in copertina l’opera donata dall’artista Silvia Gasparrini - Paola, che ormai posso affermare che era una nostra quartierante, Paola che ci conosceva tutti! Paola che nel 2022, nell’ultimo anno della sua presidenza, l’anno in cui il Vignolo ripartiva dopo il Covid, scriveva: “un grazie appassionato e innamorato nella consapevolezza dell’emozione per questi trentatré anni che hanno segnato la nostra esistenza. Abbiamo visto nascere e crescere tanti, tanti poeti e li abbiamo amati come figli. Grazie a questa indimenticabile famiglia d’anima. Evviva il Quartiere Travaglio”.
“Il premio di Poesia “Il Vignolo” all’inizio forse è stata una scommessa, ma possiamo dire che ormai la scommessa è pienamente vinta e questo grazie all’impegno di tutti i quartieranti che ogni anno prendono davvero sul serio l’organizzazione di questo premio, da quelli di oggi a quelli che negli anni passati hanno contribuito ad organizzarlo”, ha concluso Paccagnini.
Focus: i premiati
Sezione A - Scuola Primaria Classi prima e seconda
L’orologio
Vorrei un orologio speciale,
che va veloce
quando mi annoio,
che va lento
quando mi diverto.
Vorrei muovere le lancette
come voglio.
(Adea Shamku, Classe seconda A, Scuola Primaria di Montalcino, prima classificata)
Il buio
È oscuro,
è infinito,
è il buio.
Mentre lo guardo
vedo uno spazio
senza inizio e senza fine.
Mi incanto
pensando ai miei sogni.
(Serena Amorini, Classe seconda A, Scuola Primaria di Montalcino, seconda classificata)
L’arcobaleno
Rosso come le fragole
arancione come le arance
giallo come i limoni
verde come i pistacchi
blu come i mirtilli
viola come l’uva.
Che macedonia di colori!
(Gabriele Dantis, Classe seconda A, Scuola Primaria di Montalcino, terza classificata)
Sezione B - Scuola Primaria, Classi terza, quarta e quinta
Lo scarabocchio
È in mezzo ad un testo,
è una macchia sprecisa,
inutile agli occhi di tutti.
È una macchia,
per cancellare una parola incisa in un foglio.
Una macchia però,
che non può annullare una parola detta e incisa sul cuore.
Una macchia,
lo scarabocchio.
(Amelia Peruzzi, Classe quinta B, Scuola Primaria di Montalcino, prima classificata)
Leggero
Abbandonare tutto
Non avere limiti
Fai questo
Infinita gioia
Solo libertà.
(Pietro Angelini, Classe quinta B, Scuola Primaria “A. Cassioli” di Asciano, seconda classificata)
Io bullo
Io sono fragile
ma non lo mostro
mi illudo di essere forte.
Spesso sono triste
do noia a tutti
a volte sono geloso
a volte arrabbiato.
Molti mi chiamano bullo.
(Lapo Giannelli, Classe quinta A, Scuola Primaria di Montalcino, terza classificata ex-aequo)
La guerra
Io nascosto tutto il giorno.
Non mi ci trovo.
(Ettore Carciola, Classe quarta A, Scuola Primaria di Montalcino, Terza classificata ex-aequo)
Sezione C - Scuola Secondaria di primo grado
La felicità
Un ruscello limpido
circondato dal fruscio degli alberi
la freschezza del vento
il sole che illumina tutto:
la felicità
in un momento.
(Irmak Cakmak, Classe prima F, Scuola Secondaria di I Grado “G.B. Vico” di Grosseto. Prima classificata)
La voce che mi dice
di non deludere nessuno
è più forte di quella che mi dice
di cambiare tutto,
e così anche la paura di cadere
è maggiore
della voglia di volare.
(Ambra Armini, Classe terza A, Scuola Secondaria di I Grado di San Quirico d’Orcia, Seconda classificata)
I sogni li scrisse in cielo
Il giorno in cui nacqui,
mio papà
i sogni li scrisse in cielo
ed ora sono qua a viverli
un passo alla volta.
(Nicola Massaro, Classe terza A, Scuola Secondaria di I Grado di San Quirico d’Orcia, Terza classificata)
Sezione D - Scuola Secondaria di secondo grado
Loro
Quelle persone capitate
per caso
che non spariscono nel momento
del bisogno,
quelle che ci fanno sentire
importanti
e amati,
quelle che almeno una volta chiedono
come è andata la giornata?
Si sono presentate come
una giornata di sole in pieno inverno
diventando la corteccia che
ci riscalda
facendoci sentire come un bambino
tra le braccia della madre.
(Azzurra Magini, Classe terza A, Ist. Professionale Agrario “B. Ricasoli” di Montalcino, Prima classificata)
Piuma di piombo
Sono una carcerata
al piede porto il peso dell’essere
dall’alba al tramonto.
Intrappolata in questa prigione da diciassette anni.
Un leggero respiro pesa come osmio
quindi soffoco in silenzio nel buio della mia stanza.
Brancolo
con una una zavorra di frasi dette a metà per paura
[ di ferire
ma sono ancorata a terra.
Provo a sollevarla,
troppo per me.
Mi lacera il cuore.
E se morissi,
chi porterebbe la mia piuma di piombo?
(Francesca Mai, Classe quarta E, Liceo Scientifico “G. Galilei” di Siena, seconda classificata)
Sotto il sole ardente
tra polvere e sassi
le moto da enduro si librano
audaci
coraggiosi destrieri
di pura tecnologia.
Il loro ruggito è canto selvaggio
richiamo alla libertà
all’avventura.
Sulle strade sterrate
tra boschi e valli
le gomme a contatto con la terra
sfide dopo sfide
e i piloti
occhi attenti
cuori in fiamme
sfidano il vento
la velocità
l’ignoto.
Le curve strette si aprono davanti
un’opportunità
un’arte da padroneggiare con abilità.
E quando il motore urla
il vento sibila
(Berrat Aslankiray, Classe terza A, Ist. Professionale Agrario “B. Ricasoli” di Montalcino, Terza classificata)
ogni ostacolo diventa
un trampolino
ogni salto un momento
di liberazione.
Le moto da enduro
con carene scolpite
sono poesia in movimento
versi di adrenalina.
I loro piloti
cavalieri moderni
scrivono sulla terra storie di coraggio.
E così, tra polvere e passione
le moto da enduro danzano
libere
e il mondo si fa piccolo
il tempo si ferma
il cuore accelera
l’anima vola
sospesa tra cielo e terra
tra sogno e realtà.
(Berrat Aslankiray, Classe terza A, Ist. Professionale Agrario “B. Ricasoli” di Montalcino, Terza classificata)
Premio speciale “MontalcinoNews” per la migliore poesia ispirata al tema: “Montalcino e il suo territorio”
Montalcino
Appoggiato in cima alla collina
Montalcino vestito di case, torri e mura,
guarda tutto intorno.
Spicca dalla nebbia che ogni altra cosa ricopre,
abbracciato dai filari e stretto tra gli olivi
Montalcino profuma di olio e vino.
Stretti saliscendi, piazze e chiese,
fanno di Montalcino un accogliente paese.
Feste, quartieri, frecce e arcieri
tramandano ai più giovani vecchi mestieri.
Da Montalcino, un occhio attento,
può vedere anche il mare, cullato dal vento.
(Giorgia Rabazzi, Classe terza B, scuola secondaria di primo grado di Buonconvento)
Premio speciale “La freccia” in ricordo di Alfio e Vanna Vegni per la migliore poesia ispirata al tema: “La figura dell’arciere, nel suo valore mitico, storico, etico, è presente in ognuno di noi; la freccia infatti è simbolo di umana volontà che scoccata dall’arco centra un progetto di vita”
Un arciere
Quando rilascio
e sento il fruscio
della freccia nell’aria
tutto me stesso è lì
non penso a nient’altro
sono un tutt’uno con la freccia
la mia anima è insieme a lei
dietro rimane il corpo
avanti, il vanto e la gloria
per il mio quartiere.
(Giacomo Ripaccioli, Classe seconda A, Ist. Professionale Agrario “B. Ricasoli” di Montalcino)
Premio speciale “Mario Luzi”. Poesia ispirata al verso: “La lucciola / vola rapida a accendersi e a sparire”
Il mio paese
La lucciola vola rapida a accendersi e a sparire
mi ricorda tanto il mio paese,
quelle case vecchie dove abitavo,
c’erano tante lucciole
appena aprivi la finestra entravano dentro
e vi rimanevano
finché non sentivano
il desiderio di uscire nel cielo stellato.
(Alkan Selimi, Classe quarta B, Scuola Primaria “A. Cassioli” di Asciano)
Premio speciale “Alceste Angelini” in ricordo del poeta e magistrale traduttore dei classici greci, cresciuto in Via Donnoli
Lepre
La lepre nel prato
folto di erba verde
scappa alla sua tana
nell’umida terra rossa.
Nel cercare i suoi cuccioli
il sole lascia il cielo
illuminato ora
dalla splendida luna
e la lepre con i figli
nella tana è a riposare
in quest’ultima notte
primaverile.
(Alice Graci, Classe prima A, Scuola Secondaria di I Grado di San Quirico d’Orcia)